Rimborsi facili, il pm chiede il rinvio a giudizio per  il sindaco Antonio Terra, l'avvocato Antonio Martini e gli ex assessori (della giunta Meddi) Cataldo Cosentino e Rino Savini.
Il 18 luglio, davanti al gup Pierpaolo Bortone, è stata fissata l'udienza preliminare a carico del primo cittadino, degli ex amministratori e il legale: dovranno rispondere di falso ideologico in atto pubblico e truffa aggravata. Il pm Giuseppe Miliano, dopo aver chiuso l'inchiesta, ha confermato le accuse che avevano portato (nel marzo 2017) al sequestro cautelativo - operato della Questura di Latina - di 20 mila euro su conti e polizze fidejussorie dei tre politici. Una misura cautelare che, davanti al Tribunale del Riesame, si è ridotta all'eventuale ingiusto profitto (2.850 euro per Terra, 2.500 per Savini e poco più di 50 euro per Cosentino); una tesi confermata anche davanti alla Corte di Cassazione. 

I tre, secondo gli inquirenti, avrebbero gonfiato le spese di per un procedimento davanti alla Corte dei Conti che li ha visti vittoriosi, causa nella quale erano assistiti da Martini. Avrebbero chiesto troppo, avrebbero, sempre secondo l'accusa, pagato al legale solo una parte di quello che avevano certificato in fase di richiesta di rimborso e si sarebbero tenuti qualcosa per loro. Nelle memorie sostengono invece di aver pagato per intero la parcella all'avvocato, negando di aver trattenuto parte della somma rimborsata dal Comune. La sentenza fissava un limite massimo di 1700 euro: i tre hanno chiesto invece un rimborso totale di 63 mila euro, forti di un parere di congruità e di sentenze pregresse.