"Apprendiamo che la giunta regionale ha approvato lo schema di protocollo di intesa per la gestione sostenibile e la valorizzazione del tratto di litorale compreso tra Latina e Sabaudia. In pratica, si tratta di un accordo tra diversi enti con cui ci si propone di contrastare l'erosione delle coste. Potremmo dire che siamo soddisfatti, perché a lungo ci siamo impegnati come consiglieri comunali per spronare l'amministrazione a intervenire e andare in soccorso delle spiagge di Latina, che rischiano di scomparire. Un danno per la città, per gli operatori balneari, e per la nostra economia che punta sul mare. Tuttavia questo atto regionale ci lascia perplessi", a dirlo sono Giorgio Ialongo e Giovanna Miele, consiglieri comunali di Latina e candidati con Forza Italia alle prossime elezioni Regionali del Lazio a sostegno di Stefano Parisi.

"Leggiamo che sarà costituito un Tavolo Interterritoriale permanente per programmare i lavori, e che sono previsti interventi immediati, tra marzo e aprile - continuano Ialongo e Miele -. Per il 2018 i costi sono coperti dalla Regione, successivamente parteciperanno anche i Comuni di Latina e Sabaudia. E qui ci sorgono i dubbi. Ci era stato detto che la Regione ha fondi per intervenire solo in caso di emergenza, adesso improvvisamente i soldi ci sono. Allora ci sembra lecito pensare che c'erano anche prima, mancava la volontà di intervenire, e questo ha costituito un danno per le nostre coste, che si sono ulteriormente ristrette. E poi, con quali soldi conta di contribuire il Comune di Latina? Stiamo ancora attendendo il primo ripascimento di cui ci parlò l'assessore Roberto Lessio. E ancora: interventi immediati tra marzo ed aprile, vuol dire che bisogna decidere ora chi deve fare cosa, e invece noi conosciamo e temiamo che i tempi della burocrazia rallenteranno questo cronoprogramma".

"Finché non vedremo interventi concreti questo protocollo per noi rappresenta un mare di chiacchiere. Da consiglieri regionali il nostro impegno  - concludono Ialongo e Miee - sarà quello di non fare chiacchiere e protocolli, ma intervenire subito con tutti i mezzi necessari e disponibili a tutela delle nostre coste senza lungaggini e scarichi di responsabilità da un ente a un altro, come finora è avvenuto".