Lorena Cpgodda, candidata al Consiglio regionale per la lista Energie per l'Italia, rilancia il tema della centralità delle province contro la voracità di Roma Capitale.
La Regione Lazio conta quasi 6 milioni di abitanti, il78% dei quali risiedono in provincia di Roma.
È chiaro, dunque, che la maggior parte dei finanziamenti regionali vadano in direzione della Capitale. Tuttavia, le altre province soffrono terribilmente la mancanza di una programmazione adeguata alle loro necessità e di una distribuzione equa delle risorse utili a sostenere settori fondamentali al loro sviluppo e sostegno, come il turismo, la sanità, l'impresa, la cultura.
Il Lazio è una regione romanocentrica e l'ente regionale non riesce a gestire in eguale misura l'intero territorio, proprio per la presenza della Capitale. Ne soffrono gli enti locali, ne soffre un territorio diversificato e ricco di per sé che deve essere valorizzato.
La Città di Roma deve avere uno suo status giuridico improntato sul modello di Regione. L'autonomia le permetterebbe di gestire ancor meglio per sé le risorse disponibili, non dovendole condividere con nessuno.
Allo stesso tempo la Regione delle province, con Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo, liberandosi dalla voracità della Capitale potrebbe finalmente respirare a pieni polmoni, programmare i finanziamenti adeguati alle necessità dei territori in una gestione libera e equa.
Washington, Brasilia, Berlino, Vienna, sono esempi di Città che hanno assunto lo status di Regione proprio per questi motivi. Anche Parigi ed Atene hanno particolari status di autonomia rispetto ai territori. Soltanto Roma continua ad essere un caso anomalo.
Trasformiamo Roma in una Regione a statuto speciale con una maggiore autonomia statutaria, indirizzo politico, legislativo, amministrativo e finanziario, che già la nostra Costituzione, all'articolo 116, attribuisce proprio a questo tipo di Regioni.
Depennando Roma dal "nuovo Lazio" questo si presenterà come una Regione popolata in maniera uniforme, attraente per il turismo, più competitiva sui mercati esteri, con una rinnovata attenzione al sociale. Proponiamo la modifica dell'art. 131 della Costituzione Italiana introducendo la 21ª Regione italiana: Roma"