Un ritardo di oltre un anno nella firma del nuovo contratto per il trasporto scolastico malgrado una gara già conclusa e aggiudicata alla ditta Tesei Bus. Tutto ciò mentre l'attuale gestore, (che è anche il vincitore dell'appalto) continua a operare a suon di proroghe, sulla base però di vecchi accordi. Un ritardo che rischia di compromettere il bando stesso, visto che un'altra società (la Schiaffini Travel) ha chiesto l'annullamento dell'aggiudicazione e l'indizione di una nuova gara.
La vicenda del trasporto scolastica rischia dunque di trasformarsi in un nuovo «pasticcio» per l'amministrazione comunale, che ha chiesto all'avvocato Angelo Annibali un parere legale per verificare la correttezza del proprio operato.
Il bando milionario (un importo d'asta complessivo di 8 milioni e 453 mila euro della durata di sei anni) era stato realizzato dopo uno studio del centro di ricerca del Trasporto e della logistica della Facoltà di Ingegneria dell'Università La Sapienza. I verbali della gara erano stati trasmessi al Rup (responsabile unico del procedimento) il 16 dicembre 2016, subito dopo state avviate le procedure per l'acquisizione della documentazione contrattuale e le verifiche pre-contrattuali dalla normativa vigente.
Un iter che tuttavia, pur problemi burocratici o di altro genere, è andato troppo a rilento e dopo 14 mesi la firma sul nuovo contratto non è ancora arrivata. Un ritardo che ha fatto scattare la contestazione della Schiaffini, che probabilmente ravvisa una violazione delle norme contenute nel codice degli appalti e perciò ha chiesto l'annullamento della gara. Ma non è questo l'unico appunto avanzato dalla società, che non ha ancora ricevuto la documentazione richiesta il 24 ottobre 2016 con l'istanza di accesso agli atti. E perciò sollecita l'amministrazione comunale a dare seguito a quella richiesta.
Il Comune di Aprilia, da parte sua, imputa il ritardo a problemi di natura burocratica e - forse anche per questo motivo - si è affidata a un legale per fare verificare se i passaggi compiuti sono stati corretti. Perciò con la determina 52 del 26 febbraio è stato affidato l'incarico all'avvocato Annibali, che dovrà redigere un parere circa la correttezza (o meno) del procedimento intrapreso. Un parere che si spera possa portare chiarezza, anche perché in ballo c'è un appalto da oltre 8 milioni di euro.