Sfruttando una pausa del Consiglio comunale di venerdì scorso, il sindaco Fabio Fucci ha convocato e riunito - in tutta fretta - la Giunta comunale, composta dai "fedelissimi" Elisabetta Serra, Lorenzo Sbizzera, Giuliano Piccotti e Roccardo Borghesi, per approvare tre delibere inerenti l'Urbanistica.

La prima riguarda il famoso Comparto industriale A, quello su cui pende un ricorso al Tar circa la variante urbanistica del 2011, annullata con una delibera del Consiglio comunale del 2016 e impugnata innanzi al giudice amministrativo, il quale ha accolto l'istanza cautelare e bloccato l'efficacia dell'atto stesso. La Giunta, in questo caso, ha dato indirizzo all'Ufficio tecnico comunale per la redazione «di uno studio di fattibilità per la rimodulazione della pianificazione urbanistica dell'area industriale interessata, di concerto con i competenti uffici regionali, anche in ordine al riassetto degli standard urbanistici di riferimento».

Con la seconda delibera, invece, è stata approvata la modifica della convenzione relativa al Programma integrato di intervento denominato "Progetto di riqualificazione urbanistica, edilizia e ambientale dell'area industriale dismessa ex Covalca Plastici s.r.l.", sita nel comparto industriale F, utile a fissare gli standard da seguire per la realizzazione della nuova strada di collegamento tra via dei Castelli Romani e via Campobello.

Infine, Fucci e gli assessori hanno approvato un'ultima delibera, che dispone l'esternalizzazione del servizio di supporto all'attività istruttoria di gestione delle istanze di condono edilizio, in quanto la consistenza numerica del personale in servizio nello specifico ufficio del Comune non consente di smaltire le pratiche in tempi ragionevoli.

La riunione della Giunta è stata aspramente criticata sia dal MoVimento 5 Stelle dimissionario che da altri politici. E Fucci ha deciso di difendersi: «Respingo al mittente tutte le accuse. Le ultime delibere di Giunta sono la dimostrazione che abbiamo lavorato fino alla fine, senza mai fermarci, anche quando era ormai evidente che i consiglieri di maggioranza a 5 Stelle avrebbero adottato i metodi della vecchia politica pur di mandarmi a casa. Sono loro che devono spiegare ai cittadini perché hanno interrotto in anticipo un'amministrazione virtuosa che ha lavorato dal primo all'ultimo giorno esclusivamente nell'interesse collettivo».