La variante dell'ex Dogana non arriva in Consiglio comunale e rischia di aprire una nuova crisi nella coalizione civica. Quella di venerdì pomeriggio è stata una riunione di maggioranza «infuocata» con uno scontro aperto tra Terzo Polo Aprilia Futura e alcune liste dell'amministrazione rispetto alla decisione di portare il piano integrato della società Aprilia 2012 per la definitiva approvazione. All'ordine del giorno c'era la programmazione degli ultimi punti da portare nelle commissioni e in Consiglio prima delle elezioni, un confronto filato liscio fino a quando la delegazione del Terzo Polo (il capogruppo Michela Biolcati Rinaldi e il coordinatore Antonio Iovino) ha chiesto di far approdare in aula la variante ex Freddindustria, il progetto che prevede la demolizione dei capannoni industriali e la bonifica del terreno per realizzare 210 mila metri cubi di abitazioni (2 torri e 13 palazzine) in cambio di circa 5 milioni di euro di compensazioni (la nuova scuola Gramsci).
Una richiesta stoppata con forza dalla Rete dei Cittadini, da Forum per Aprilia e da Aprilia Domani, che hanno sottolineato l'inopportunità di dare l'ok a un progetto simile a ridosso dell'impegno elettorale. «Bisognava presentarlo prima, non possiamo votare un atto così a due mesi dal voto», è stato questo il concetto espresso nella riunione. Un concetto che non ha affatto convinto Biolcati Rinaldi e Iovino perché il piano integrato - dopo una discussione durata oltre un anno - era stato accettato da tutte le forze dell'alleanza, ad esclusione di Unione Civica. Ma soprattutto perché solo due settimane il sindaco Terra aveva detto al suo vice e assessore all'Urbanistica Franco Gabriele (venerdì scorso assente, ndr) in riferimento alla richiesta di discutere il progetto: «Ne riparliamo il 23 marzo». Parole proferite davanti a diverse persone, che i dirigenti del Terzo Polo avevano letto con un via libera al piano integrato Invece si trattava di una mossa per prendere tempo, venerdì sera è arrivato il «no» definitivo che ha fatto capire che la variante non sarà votata in questa consiliatura. Una scelta che rischia di compromettere gli equilibri già incrinati tra le forze civiche.
Nelle prossime ore è in programma un incontro della lista del Terzo Polo per analizzare la situazione. Lo stop alla variante ex Freddindustria, la decisione del sindaco di sostenere la candidatura al Consiglio regionale di Omar Ruberti e di stoppare quella dell'assessore Gabriele, il disinteresse ad ascoltare semplici istanze come la chiusura di piazza Roma dimostrano che il Terzo Polo oggi viene visto come «un separato in casa», un alleato scomodo. Normale, dunque che all'interno del movimento ci si interroghi sul futuro della lista. Un futuro che, per qualcuno, potrebbe anche essere lontano da Terra