Le terme di Aprilia non sono più solo un sogno ma un progetto sempre più concreto. Dalla conferenza dei servizi della Regione Lazio è arrivato il via libera (con alcune prescrizioni) al piano presentato dalla società Santo Stefano, che intende realizzare in via Acqua Solfa un complesso termale con albergo, spa, ristorante e un impianto di confezionamento di acqua minerale. Un'opera che una volta terminata permetterà di trasformare il quartiere Fossignano.
Nella seduta del 18 febbraio il direttore regionale della direzione Territorio, Urbanistica e Mobilità, Manuela Manetti, ha dichiarato conclusa positivamente la conferenza, in virtù dei pareri favorevoli con alcune condizioni dell'area Urbanistica e dell'area Attività Estrattive della direzione regionale dello Sviluppo Economico. «Le prescrizioni - spiega il vice sindaco e assessore all'Urbanistica del Comune di Aprilia, Franco Gabriele - riguardano l'acquisizione di documentazione della Provincia di Latina, del Consorzio di Bonifica di Pratica di Mare e le analisi sul gas che dovrà produrre la società proponente. E per questo motivo è stata nominata una sottocommissione, con tecnici di Comune, Provincia e Regione, che avrà il compito di visionare questi atti che tuttavia non sono vincolanti».
E una volta che questa documentazione l'amministrazione comunale potrà rilasciare il nulla osta che permetterà alla società di partire con la realizzazione dell'opera, lavori che dovrebbero durare all'incirca tre anni.
Per la coalizione civica le «Terme di Aprilia» rappresentano un'opera strategica, non solo perché l'impianto potrebbe favorire il turismo e migliorare il quartiere ma anche per le opere di compensazione previste. La società Santo Stefano, in cambio della possibilità di investire sul territorio, si è infatti resa disponibile a installare un depuratore che servirà i cittadini che abitano nella zona di Le Salzare-Colli Primavera. «Si tratta di un accordo aggiuntivo, non inserito nel progetto iniziale, ma concordato successivamente con il privato che ci permetterà di servire altre ben 2000 residenti. Un patto - commenta l'assessore all'Urbanistica - che va a vantaggio della riqualificazione igienico-sanitaria del luogo».
Fossignano è uno dei quartieri dove maggiore è l'abusivismo edilizio, un abusivismo in parte sanato dalla variante di recupero dei nuclei spontanei approvata nel 2013. Ma dove, giocoforza, mancano i servizi primari e secondari come fogne, strade e illuminazione pubblica. E in questo contesto l'impianto termale, oltre a migliorare la vivibilità di parte del quartiere, potrebbe rappresentare un luogo in grado di «riscattare» una zona oggi mortificata. «La fisionomia del quartiere cambierà, oltre alle terme - continua Gabriele - verrà realizzato un ristorante e un albergo. D'altronde era proprio questa la grande scommessa portata avanti anni fa con il Coordinamento dei Consorzi, ovvero realizzare le opere con l'aiuto dei privati su quei progetti dove il loro interesse coincide con l'interesse pubblico, con l'interesse diffuso. L'approvazione del patto territoriale ci permetterà di trasformare parte del territorio, le Terme di Aprilia potranno essere un buon biglietto da visita per la città».