Discorso commosso, che ha spazzato via i dissapori e le divergenze ponendo in cima gratitudine e appartenenza, quello pronunciato questa mattina da Francesco Zicchieri, neo deputato della Lega e consigliere comunale, che lascia lo scranno di piazza Municipio dopo oltre 10 anni. Proprio in aula consiliare, nel corso di una seduta il presidente del Consiglio comunale Gianfranco Sciscione ha voluto fare le congratulazioni, augurando l'in bocca al lupo a Zicchieri, «politico vero», chiedendogli di sostenere la sua città a Montecitorio. Il neo deputato ha risposto con un lungo discorso, fatto a braccio, parlando di un «giorno particolare perchédopo anni lascio il Consiglio, con un pizzico di emozione, soddisfazione e tristezza.Qui - ha proseguito - Mi avete tutti insegnato qualcosa, e per questo vi ringrazio. Ringrazio i dipendenti, che mi hanno spupportato negli anni con passione e sacrificio».

Zicchieri ha voluto anche ricordare pubblicamente le persone con cui iniziò la sua avventura politica: «Io ho iniziato il mio percorso nel 2006, c'erano Sergio Meneghello, Patrizio Avelli, Valentino Giuliani, Domenico Villani. Eravamo appena entrati, dentro c'erano figure importanti, penso a Vincenzo Recchia, che mi ha insegnato l'etica e rispetto della politica e il confronto; Antonio Bernardi, che mi ha insegnato come si fa il consigliere comunale, studiando atto dopo atto con passione e attenzione. Ricordo di aver iniziato con Nicola Procaccini nello stesso gruppo politico, ero un giovane e lui mi ha preso nel circolo, diventato poi il gruppo di tante battaglie. Quel "gruppo disperato" oggi ha costruito un pezzo dicstoria della città, io ho l'onore di andare a Montecitorio, Procaccini è il sindaco della nostra città». Zicchieri ha espresso anche affetto per Alessandro Di tommaso, ne ha ricordato «l'amicizia storica», la presenza costante nei «momenti di difficoltà». Poi Zicchieri ha aggiunto: «Sono al vostro servizio. Sono a completa disposizione dell'amministrazione». 

Procaccini ha apprezzato, l'intervento di Zicchieri: «Ti chiedo di pensare a questa città, ma soprattutto ti chiedo di farti onore. Perché in Parlamento sarai lo specchio di Terracina, e ogni tua parola la rappresenterà».

In una successiva nota il consigliere comunale uscente ha poi spiegato le ragioni delle sue dimissioni, non obbligatorie: «Mi dimetto perché non voglio doppi ruoli e per dare spazio a persone del partito che hanno lavorato e sono capaci. Ora lascio il testimone ad un'amica e persona straordinaria, la dottoressa Fulvia Pisa, che sono, saprà fare meglio di me con passione e amore per la città. Un saluto e un grazie particolare agli uomini e donne della Lega di Terracina che ogni giorno con grande lavoro e passione fanno crescere sempre più il movimento mettendo in campo idee e azioni per la nostra cittadina. Un grazie di cuore a Matteo Salvini per la fiducia che mi ha dato fino a darmi la possibilità di essere un parlamentare della Repubblica Italiana, sono onorato e come sempre darò il massimo con lealtà, onestà e lavoro duro. Un grazie a Terracina che mi ha concesso il grande onore di poterla servire. Sono figlio di questa città e di questa terra ed ora spero di poterla rappresentare al meglio, dando tutto me stesso per il futuro dei nostri figli e dell'Italia. Un grazie anche alla città e ai cittadini di Frosinone che mi hanno eletto. Non li dimenticherò di certo, assicurando alla pari del mio territorio dove vivo, presenza e impegno quotidiano».