Ormai non serve neanche più scomodare la discussa variante legata alla ex Freddindustria. Ogni volta che si parla di urbanistica, la frattura interna alla maggioranza riemerge, arenando in commissione punti sui quali sembra difficile trovare un accordo e che finiscono per non approdare mai in Consiglio comunale. Una situazione che ieri si è riproposta. Poco dopo l'intervento dell'assessore Franco Gabriele, che ha presentato il piano di rigenerazione elaborato in virtù della nuova legge 7/2017 – già passato in commissione come atto legato alla delibera sull'interesse pubblico e ora trasformato in piano integrato – che prevede di trasformare l'ex ippodromo di La Gogna realizzando strutture sportive e una casa di cura e come opera compensativa una nuova sede per il Comitato di quartiere ma anche reti fognarie a vantaggio del comparto, la Rete dei Cittadini attraverso la capogruppo Onella Pistolesi ha speso parole durissime su una proposta definita "borderline" e inopportuna perchè a suo avviso la nuova legge non può essere applicata su dei terreni a vocazione agricola. Il mal di pancia del Terzo Polo è esploso con le parole pronunciate dall'assessore all'urbanistica. «Cosa realizzare nell'ambito della rigenerazione urbana prevista dalla legge regionale – ha detto Franco Gabriele – è una scelta politica. Vi chiedo solo di dire se il progetto può andare avanti o no, perché discutere per tre anni su una proposta e poi cassarla come avvenuto per una situazione che ancora non riesco a digerire, significa perdere tempo, far perdere tempo agli uffici e ai privati che presentano le proposte. Mentre perdiamo tempo e occasioni per la città, gli imprenditori vanno via e investono in altri comuni. Per fortuna questa consiliatura è quasi finita e la decisione ultima spetterà a chi amministrerà dopo di noi».
Poco velato il riferimento al caso ex Freddindustria da parte del vicesindaco Franco Gabriele, soccorso dalla consigliera del Terzo Polo Michela Biolcati Rinaldi. «Resto stupita dal tenore di alcuni interventi. Ne abbiamo già parlato, a gennaio eravamo tutti d'accordo di tornare in commissione perché la proposta non poteva essere valutata attraverso l'interesse pubblico ma con il nuovo strumento messo a disposizione della Regione. Mi sembra ci siano stati dei passi indietro». A gettare acqua sul fuoco gli interventi di Pasquale De Maio (Forum per Aprilia) e Giovanni Martelli (Scelta Civica). La tensione in maggioranza non è però sfuggita al consigliere del Pd Vincenzo Giovannini. «Questo tema era già stato trattato, ma i problemi interni alla maggioranza rendono difficile portare avanti qualsiasi tema legato all'urbanistica. Temi discussi in commissione, dove sistematicamente si fa ostruzionismo e che mai varcano la porta del Consiglio. Una situazione preoccupante».