Amedeo Bianchi replica all'ex sindaco di Sabaudia Maurizio Lucci e alle sue «lezioni di opportunità» dopo le critiche all'amministrazione per il conferimento dell'incarico all'architetto Luca Falzarano, primo dei non eletti in una delle liste della coalizione Gervasi. Tira in ballo la Sabaudia Culturando, che poi piccata replica al segretario "dem", destinatario pure di un contrattacco da parte dell'ex sindaco.
Bianchi ricorda che lo statuto del "Gruppo Gervasi" prevedeva che «candidati e consiglieri non avrebbero accettato incarichi dall'amministrazione e quanto accaduto è contrario alle promesse elettorali». Ma afferma pure che «Luca Falzarano, prima ancora che professionista, è un artista», arrivando quindi a sostenere la necessità di scindere cultura e politica. Tira poi in ballo Lucci e la Sabaudia Culturando. «Anche in questa occasione Lucci conferma che il suo criterio è la fedeltà alla sua persona. Un esempio eclatante per tutti: promuove il premio di Poesia Latella e nemmeno fa la mossa di invitare a far parte della Giuria letteraria Rodolfo Carelli con premi nazionali alle spalle ed un Premio nazionale ed internazionale. Lucci non può dare lezioni a nessuno». La replica della Sabaudia Culturando non s'è fatta attendere. «Il premio letterario maestro Diego Latella è ideato ed organizzato dall'associazione culturale Sabaudia Culturando è pertanto apolitico ed apartitico, così come lo è l'associazione e tale rimarrà. Per cui si invitano e diffidano tutti i personaggi politici ad utilizzare il nome di tutti gli eventi dell'associazione e il nome dell'associazione stessa strumentalmente per meri fini di diatriba politica. Le iniziative culturali di un'associazione non possono rientrare nel gioco delle parti della politica locale, che non ne detiene né i diritti, né la creazione. L'associazione Sabaudia Culturando per dovere di ospitalità ha sempre coinvolto chi ricopriva il ruolo di primo cittadino e continuerà a farlo, senza condizionamenti. E non entriamo nel merito di altre considerazioni di tipo personale». Pure Lucci è tornato all'attacco. «Gervasi – dice – ha fatto della battaglia etica il suo vessillo. Ha esposto al pubblico ludibrio diverse persone facendo passare il diritto al rimborso chilometrico stabilito dalla legge come un'usurpazione (...). Ora si vuole far passare un incarico professionale al primo dei non eletti della lista Gervasi come eticamente corretto. Ci faccia il piacere lui e la sua difesa d'ufficio».