Demolire e ricostruire una piazza Roma pedonalizzata, anche a costo di sacrificare la riconoscibilità del centro storico di Aprilia, città giovane e in crescita, dove ogni rimaneggiamento pare non solo possibile, ma anche auspicabile. E così anche la gestione esternalizzata delle strisce blu, diventa l'occasione per ipotizzare una piazza a raso, senza più barriere architettoniche e senza la fontana, dove la collocazione di "Evoluzione", opera dello scultore contemporaneo Mastroianni, resta un problema di secondaria importanza. A decidere che tra le due proposte pervenute in Assessorato in vista dell'esternalizzazione della gestione delle soste a pagamento, la migliore fosse proprio quella più impattante, una manciata di consiglieri di maggioranza radunati attorno all'assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci per visionare quei progetti proposti in commissione lavori pubblici. L'opposizione non c'era: il consigliere Vincenzo La Pegna, contestando la discussione di un piano così importante a pochi giorni dall'inizio della campagna elettorale, ha lasciato l'aula in segno di protesta. Anche Terzo Polo, rappresentato dalla consigliera Michela Biolcati Rinaldi, facendo notare poco prima che per ironia della sorte una delle richieste della sua lista – la pedonalizzazione del centro storico – viene rivalutata proprio nel momento in cui la strada del movimento fondato da D'Alessio si è divisa dalla coalizione civica con cui ha governato per quasi dieci anni, ha avanzato dubbi sulla possibilità di chiedere al privato proponente del project financing di modificare il piano, eliminando il palazzo alla cultura che avrebbe dovuto prendere il posto lasciato vuoto alla fine degli anni '60 dalla Casa del Fascio, perchè secondo i commissari chiuderebbe troppo la visuale della piazza.
«Che senso ha – dichiara Biolcati Rinaldi – chiedere alla ditta di modificare un piano che, con le elezioni alle porte, comunque non potremo portare avanti?». Vero è che, quando il punto è stato presentato in Commissione, l'assessore Mauro Fioratti Spallacci è stato chiaro nel precisare che «...la questione verrà affrontata solo a scopo informativo» e che «nessuna decisione verrà presa in maniera definitiva e assoluta», però anche solo produrre una delibera di indirizzo che riporti il parere di quella commissione ristretta, vorrebbe dire mettere per iscritto una preferenza limitata all'unica proposta di trasformazione del centro storico pervenuta, dove troverebbe posto anche un parcheggio sotterraneo. Una proposta che elimina con un colpo di spugna la piazza come oggi la conosciamo, demolendo anche un punto di riferimento come la fontana che Aprilia vede da oltre 40 anni. L'unica a percepire la portata del cambiamento e domandarsi se la nuova piazza Roma ai cittadini piacerà - riprendendo anche le argomentazioni dell'Assinarch - è stata l'architetto Roberta Pennini, presente in quanto dipendente comunale, che non ha potuto fare a meno di prendere parola: «Da cittadina – ha dichiarato – ritengo non si possano prevedere modifiche così importanti senza un concorso pubblico, strumento necessario per valutare ogni possibilità, ascoltare i tecnici e anche i cittadini».