«Forza Italia di Cisterna sosterrà Carturan alle prossime elezioni comunali». Anzi no, parola di Claudio Fazzone, che con una breve nota stampa ha annunciato il sostegno del suo partito a Gianluca Del Prete e dimissionato il coordinatore comunale del partito Pierluigi Di Cori che poco prima, con un documento firmato anche dai vertici locali di Udc, Lega e Fratelli d'Italia aveva annunciato il patto di ferro del centrodestra accanto all'ex sindaco. Ma andiamo per gradi. La giornata di ieri è stata particolarmente intensa soprattutto perché mancano ormai dieci giorni alla presentazione delle liste per le prossime elezioni amministrative di fine giugno. Il partito di Forza Italia a Cisterna, sprovvisto di un candidato sindaco credibile, ha deciso più di una settimana fa nel corso di un direttivo locale di buttarsi tra le braccia di Carturan. Prima una nota riservata (un verbale di assemblea degli iscritti) inviata a Fazzone poi, ieri, quello che è sembrato un colpo di mano certamente non condiviso con i vertici del partito.
In una nota congiunta l'ex consigliere Pierluigi Di Cori nella veste di commissario azzurro e i coordinatori di Fratelli d'Italia, Udc e Lega, Vittorio Sambucci, Giuseppe Di Sangiuliano e Andrea Nardi, hanno annunciato nel primo pomeriggio il patto con Carturan: «Dopo una ulteriore ed attenta analisi del quadro politico che si è verificato a Cisterna con l'imprevista fine dell'amministrazione Della Penna – spiegano i coordinatori locali del centrodestra – e tenuto conto del dibattito che è emerso nelle ultime settimane con alcuni progetti che sono nati dalle aree civiche, i sottoscritti responsabili locali hanno convenuto che il progetto rappresentato da Mauro Carturan ha tenuto conto del ruolo e della forza rappresentativa del centrodestra con l'intenso lavoro di tessitura volto a trovare l'unità che oggi si è raggiunta. In tal senso – aggiungono – si sono espressi all'unanimità dei rispettivi direttivi territoriali che vogliono evitare che Cisterna abbia ancora un'amministrazione improvvisata o figlia di spinte populiste. L'intesa raggiunta – prosegue il documento – verte su 4-5 punti di programma qualificanti che trovano la loro massima centralità nella struttura amministrativa dell'ente, nella centralità delle persone, nella comunità con scelte importanti per la sicurezza sociale e per il mondo del lavoro».
Qui nulla di particolare ma la chiusura fatta da Di Cori – e solo da lui – la dice lunga su quanta autonomia aveva il coordinatore locale del partito azzurro per prendere questa decisione: «Pierluigi Di Cori – si legge nella stessa nota – sottolinea che la scelta fatta con l'intero direttivo locale è un atto di responsabilità e una scelta proveniente dalla base popolare, augurando che possa essere recepito dai vertici del partito in nome dell'unità del centrodestra a Cisterna. Qualora non si dovesse verificare – si butta avanti Di Cori – è evidente che il mandato del commissario del partito ritorni ai vertici del partito stesso, ciò con grande amarezza anche per gli intensi legami con i valori di Forza Italia».
Quest'ultima frase è stata totalmente recepita un paio di minuti dopo dal senatore Claudio Fazzone che, telefono alla mano, ha spedito una nota di venti righe che ribalta la questione e annuncia il sostegno a Del Prete: «Il progetto di Del Prete – spiega Fazzone – è l'unico che ci garantisce la discontinuità con la precedente amministrazione e propone un forte rinnovamento sia nei programmi che nei candidati al Consiglio comunale. La nostra posizione è stata faticosa e non senza difficoltà ma è stata mia ferma volontà non derogare al principio di discontinuità rispetto ai gravi fatti che hanno coinvolto la passata gestione amministrativa. Rivolgo un appello – aggiunge Fazzone – a tutti gli elettori e simpatizzanti di Forza Italia di Cisterna affinché diano un forte contributo per la formazione della lista di cui seguirà personalmente gli sviluppi con Antonello Merolla da sempre rappresentante del nostro partito». Alcune considerazioni. Primo: Di Cori parla di «amministrazione improvvisata», ne era membro autorevole come altri che con l'inchiesta non hanno avuto nulla a che vedere. Secondo: a questo punto la partita si riapre, non è detto che Lega e FdI non intendano seguire gli azzurri o che questi ultimi non scelgano anche un accordo allargato con il Pd soprattutto dopo la vittoria di Medici in Provincia (ieri Del Prete ha avuto un lungo incontro). Tre: mai sottovalutare Carturan, soprattutto perché sa bene che questa partita la gioca con Del Prete, ma Capitani potrebbe avere avuto un ruolo importante nella scelta di Fazzone e a questo punto la questione sarebbe anche personale. Quattro: i partiti, tutti nessuno escluso, continuano a non avere una classe dirigente in grado di esprimere un proprio candidato sindaco. Dovrebbero farsi qualche domanda e dovrebbero farsela anche gli elettori. Cinque: Antonello Merolla è risorto, almeno secondo Fazzone. Mai dire mai.