Acqua pubblica attraverso una riforma della legge regionale sul servizio idrico, applicando finalmente la famosa legge 5 del 2014. Sembra essere questa la linea che si fa strada in Regione Lazio. Un indizio in tal senso sta nella delibera con cui la giunta Zingaretti ha abrogato un passaggio della precedente legge che lo scorso febbraio fu approvata per ridefinire gli ambiti ottimali. In quel contesto fu creato un sesto Ato (Ato6) che ora viene cancellato, riportando la situazione allo status quo. Ma tra le righe del provvedimento c'è questo passaggio che accende le speranze per il percorso di ripubblicizzazione: la giunta assegna infatti "al direttore generale Risorse idriche e Difesa del suolo, nei successivi sei mesi dalla data della presente, ogni attività utile a pervenire ad un nuovo modello di governance del Sistema Idrico Integrato, anche previa modificazione delle attuali norme che lo sovraintendono". Insomma il dirigente in questione viene incaricato di ridisegnare completamente il Sistema Idrico Integrato che oggi governa la gestione delle acque nel Lazio. E' evidente che se la volontà politica sarà unanime, potrebbe finalmente trovare applicazione concreta la legge regionale 5 del 2014: quella che prevede la ripubblicizzazione dell'acqua.
Il caso
Acqua pubblica, la Regione verso la revisione della legge sul servizio idrico
Latina - Incarico di sei mesi al dirigente del settore risorse idriche e difesa del suolo per valutare una possibile modifica dell'attuale sistema di gestione