«L'incredibile vicenda di un sindaco che straparla in Consiglio Comunale e si ritrova querelato dall'avvocato Alfredo Loffredo è l'ennesimo segnale della distanza che questa amministrazione ha messo tra lei e la città». Angelo Tripodi, capogruppo regionale della Lega, dice che Coletta «dovrebbe chiedere scusa prima ai cittadini e poi all'avvocato Alfredo Loffredo sulla incredibile vicenda dell'alta diagnostica».
Angelo Tripodi trova incredibile «ascoltare un sindaco che evoca reati come il voto di scambio, sentirlo parlare di vicenda torbida e di truffa ai danni dei cittadini e rivolgere queste accuse nei confronti di Loffredo, che tanto ha dato e fatto in prima persona per questa città. Coletta ha offeso tutta la nostra comunità». Come si vede l'esponente della Lega non usa mezzi termini per censurare il comportamento del primo cittadino di Latina. «A Coletta - prosegue Tripodi - vorrei ricordare che in questi due anni, oltre a disastrare quasi senza rimedio Latina, precipitata in un abisso senza fine di degrado urbano, la sua amministrazione è stata toccata da vicende che ancora aspettano una risposta in termini a lui cari come legalità e trasparenza.
Non credo infatti che i cittadini abbiano dimenticato le tre interrogazioni parlamentari dell'ex vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri in cui si evidenziavano le pratiche opache di una Giunta che avrebbe approvato delibere senza le firme dei dirigenti. Una giunta che, sempre secondo quanto riportato in quegli atti parlamentari, avrebbe visto la presenza di conflitti d'interesse del sindaco sull'urbanistica e di familiari di assessori finiti sotto inchiesta per truffa ai danni del Comune. Per non parlare delle denunce in Procura presentate da ex dirigenti e del coinvolgimento di un altro ex assessore cardine di Coletta nell'inchiesta Touchdown, che lo ha portato agli arresti domiciliari e poi alle dimissioni. Un quadro che apparirebbe tutt'altro che lusinghiero per chi ama ergersi a paladino della legalità».
«Legalità e trasparenza - non vanno evocate per colpire gli avversari politici come ha fatto finora il sindaco. Sarebbe infatti grave se corrispondesse al vero la notizia che circola negli ambienti comunali che Coletta stia per avallare l'assegnazione dell'arena sportiva esterna al Francioni a chi lo ha sostenuto in campagna elettorale. Sarebbe la riprova di come il sindaco si senta a volte al di sopra anche di quelle regole che invoca per gli altri».