Dall'ex Parcheggione al teatro comunale e alla piscina, fino ad arrivare alla Poseidon, al cimitero e alle strade troppo dissestate.

È questa l'eredità che l'ex sindaco Angelo Casto ha lasciato al commissario prefettizio Bruno Strati e, di conseguenza, a tutta la città di Nettuno.

I problemi del territorio, infatti, sembrano essere gli stessi del 2015, ossia quando l'ex sindaco Alessio Chiavetta venne sfiduciato dall'opposizione e da una parte della sua maggioranza, proprio come successo a Casto.

L'unica differenza, allo stato attuale, è che piazzale Berlinguer, anziché essere una buca gigantesca al centro della città, è stato ricoperto ed è ora in attesa di conoscere il suo futuro. Il MoVimento Cinque Stelle ha provato a scriverlo, ma il corso degli eventi ha bloccato tutto e ora si è tornati, come si dice da queste parti, "da capo a dodici".

Discorsi diversi, invece, per il teatro e la piscina: per il primo, come ai tempi di Chiavetta, si è in ballo per provare a terminare l'opera coi fondi regionali; per la piscina, invece, nulla si è mosso come da un decennio a questa parte.

Il commissario, poi, dovrà valutare attentamente i casi Poseidon e cimitero, sui quali sono stati accesi i riflettori da parte delle forze dell'ordine.

Infine, ma non per ordine di importanza, resta il problema delle buche: se, infatti, da un lato stanno per partire alcuni lavori su importanti arterie, dall'altro ci sono strade periferiche e non che restano dei veri e propri colabrodo, con tutte le problematiche che questa situazione può generare.