La decisione della Giunta comunale di Sperlonga di costituirsi parte civile nel processo per il piano integrato per difendere la legittimità degli atti ha scatenato un mare di polemiche. Duro l'affondo della minoranza, che parlando di un «provvedimento che ha dell'assurdo». «È come se la vittima di un furto - dichiarano in una nota da Sperlonga Cambia - si costituisse parte civile al processo non per far condannare il presunto ladro ma per farlo assolvere». Sulla vicenda è intervenuto anche l'avvocato Guglielmo Raso, legale del gruppo di minoranza in diversi procedimenti penali che vedono coinvolta l'Amministrazione comunale di Sperlonga e nei quali i consiglieri di opposizione si sono costituiti parte civile. «L'atto annunciato dalla delibera di Giunta, oltre che inesistente, appare addirittura surreale. Il Comune di Sperlonga, parte offesa del reato, non solo annuncia la sua muta e ininfluente presenza nel processo, ma addirittura dichiara esplicitamente di voler difendere l'operato del sindaco sotto processo: un vero no sense giuridico, privo di qualsiasi reale funzione». «Ancora una volta - conclude la minoranza - gli interessi dei cittadini e della collettività vengono messi in secondo piano, in una situazione in cui è sin troppo evidente il grave conflitto d'interessi che coinvolge non solo il sindaco ma l'intera Amministrazione. Il Piano Integrato è stata la grande illusione per un intero paese, che ha portato ricchezza a pochi e che ancora oggi danneggia tante famiglie del nostro paese».
Il caso
Costituzione di parte civile per il piano integrato, minoranza all'attacco
Sperlonga - I consiglieri contro la decisione della Giunta che difende gli imputati: "Provvedimento che ha dell'assurdo"