Non aveva stretto accordi cinque anni fa durante l'ultima tornata elettorale, e all'epoca si trattava di riuscire ad ottenere un posto in Consiglio comunale, oggi che la posta in gioco è ben più alta, Paola Villa non cede alla tentazione di apparentarsi con nessuno. Accordo che permetterebbe di fare sonni tranquilli fino a domenica, sicura di avere la vittoria in tasca.
Lo scopo dell'incontro con la stampa che si è tenuto ieri mattina nel quartier generale della candidata, circondata dai suoi fedelissimi sostenitori «che mi hanno accompagnata in questo progetto politico iniziato sette anni fa», è stato di evidenziare infatti l'esclusione di qualsiasi accordo sottobanco o apparentamento ufficiale con gli altri candidati perdenti. Assodato questo punto, la candidata ha chiarito alcuni punti salienti di questa fase finale di campagna elettorale e della modalità della sua conduzione, ma prima di tutto di riportare l'attenzione sull'obiettivo principale: il programma elettorale ed i progetti che si vogliono realizzare per la città. «Quello che mi preme di più in questi pochi giorni che ci separano dal ballottaggio di domenica 24 giugno - ha dichiarato la candidata - è di riportare l'attenzione sui problemi della città. Dal dieci giugno Cardillo Cupo non ha fatto altro che delegittimare il suo avversario politico. Questa spasmodica ricerca di alleanze mostra da parte sua il timore di perdere qualsiasi tipo di considerazione da parte di chi, scegliendolo, ha imposto schemi ed alleanze al solo scopo di ricostruire nella provincia pontina il sistema di potere che negli ultimi tempi ha segnato il passo, consentendo che si arrivasse a rendere realizzabile la ripubblicizzazione dell'acqua». E ci va giù duro la Villa: «Per il lunedì 25 giugno era stata convocata l'assemblea Ato 4 nel corso della quale si sarebbero dovute prendere delle decisioni molto importanti, costituzione del consiglio di amministrazione e nomina del nuovo consiglio dei revisori dei conti. Ebbene l'assemblea è stata rinviata in attesa del risultato elettorale di Aprili e Formia. I formiani devono sapere che Cardillo Cupo non è stato incaricato da Fazzone per guidare Formia fuori dall'immobilismo, ma bensì per ricostruire il sistema di potere e di clientele che, attraverso il suo voto in Ato4, ripristinerà il potere incontrastato di Acqualatina in provincia, facendoci ritornare in un solo giorno al recente disastroso passato. Come futuro sindaco di Formia, si dovrà invece proseguire il cammino verso la ripubblicizzazione dell'acqua. Certo non posso neanche affermare che all'indomani dell'elezione usciremo da Acqualatina, sarei una scellerata». Villa poi ha evidenziato che non sarà buttato al vento tutto quanto fatto di buono dalle passate amministrazioni, come le Notti di Cicerone o la Formia Rifiuti Zero, solo per partito preso. Un altro passaggio importante è stato sulla macchina amministrativa, che sarà ottimizzata «le professionalità saranno salvaguardate. Ciascuno andrà a fare il proprio lavoro in base al concorso che ha vinto e non per delle promesse elettorali». Un passaggio anche sulle accuse che l'avversario politico le ha mosso riguardo al fatto che dietro le sue liste civiche si nasconde la vecchia sinistra: «Niente di più falso. Nelle mie liste ci sono rappresentate le più svariate sfumature ideologiche, destra, centro e sinistra, vdi Bianchini, Forte e Colella. Che mi dicono allora di Picano, della Zangrillo e di Taddeo? Come li vogliamo classificare?». E devono avergli fischiato le orecchie a Cardillo Cupo ieri, nel pomeriggio il candidato infatti ha diffuso un comunicato dai toni differenti, puntando sul programma elettorale da realizzare per richiamare l'appoggio dei voti del centro destra. Un centro destra che, come ha sottolineato la Villa «è stato distrutto in una notte, ricordiamo tutti cosa è successo tra l'11 e il 12 maggio, abbiamo assistito all'azzeramento della candidatura di Amato La Mura in favore di Cardillo Cupo, con una transumanza di voti. I formiani sono stanchi di assistere a questa politica. Il mio non è un appello a votarmi ma, di ratificare il voto del 10 giugno. L'elettorato deve scegliere in libertà. Io ho avuto contatti con Taglialatela e con Conte, ma non mi apparento con nessuno, daranno loro le indicazioni di voto che riterranno». Ieri pomeriggio infatti Conte ha incontrato il suo elettorato per ringraziarlo del sostegno ma non ha dato indicazioni specifiche. E' vero anche che c'è tempo fino a stamattina alle dodici per dichiarare ufficialmente l'apparentamento.