Sono ormai due mesi che a Sabaudia sono attivi i parcheggi a pagamento. Nonostante ciò, le polemiche ancora non si placano. A riaccenderle, di recente, la proposta avanzata da tutti i consiglieri di minoranza, che hanno chiesto un Consiglio comunale ad hoc. L'atto deliberativo era volto a chiedere l'impegno di sindaco e assessori a revocare in autotutela di una delibera di Giunta, quella che fissava criteri e costi del servizio per i parcheggi.
L'assise se ne è occupata nella seduta di venerdì, quando però a discuterne sono rimasti solamente i consiglieri di maggioranza. Il motivo? L'opposizone - unico assente giustificato era Di Capua -, dopo una polemica andata avanti per circa un'ora, ha deciso di alzarsi e di abbandonare l'aula per protesta. Alla base di questa bagarre, il fatto che, a detta dei proponenti, la proposta di delibera sarebbe stata modificata. È proprio questo l'argomento che ha tenuto banco, portando Capriglione a chiedere il ritiro del punto. Una proposta che non ha trovato accoglimento all'esito del voto.
Nel corso del dibattito, la tesi della minoranza espressa a più riprese da Secci, Bianchi, Avvisati e Capriglione è stata sempre la stessa. L'ordine del giorno presentato era differente rispetto alla proposta di delibera sottoposta all'attenzione del Consiglio comunale e prima ancora della commissione. In buona sostanza, la delibera, così come formulata dagli uffici, stabilisce di non procedere con quanto richiesto dalla minoranza. «In questo modo - ha detto il consigliere Bianchi -, il dispositivo anticipa quella che sarà la votazione». Secci ha rincarato: «Nessuno può emendare la proposta di delibera, alla quale gli uffici dovevano limitarsi a dare un parere: favorevole o contrario. In questo caso, invece, è stato presentato un altro documento». Il sindaco Gervasi e il presidente dell'assise Bonetti, insieme al consigliere Dapit, hanno invece ribadito che il caposettore ha sviluppato una proposta di delibera su quello che era l'ordine del giorno chiesto dalla minoranza, riportato nel corpo della delibera. A quel punto la minoranza, respinta la richiesta di ritiro del punto all'ordine del giorno, ha lasciato l'aula.
A illustrare la delibera che conferma l'operato della Giunta, poi approvata dall'assise, è stato l'assessore Macale, che ha difeso l'operato dell'amministrazione. «Si tratta poi - ha detto - di servizi a domanda individuale. Chi vuole parcheggia, chi non vuole va al mare a piedi».