Oggi l'amministrazione targata Latina Bene Comune taglierà il traguardo dei due anni di guida del Comune in un giorno che non solo il Movimento, ma tutta la città, ricordano bene. La notte del 19 giugno fu quella in cui un corteo di cittadini trascinato dall'entusiasmo scortò in trionfo Coletta dalla sede di Lbc di Corso della Repubblica fino in Comune, un giorno divenuto il simbolo di un scatto di coscienza collettiva che marcava la distanza tra la Latina del passato e quella uscita dalle urne. Dopo due anni oggi lo scenario è mutato ulteriormente e i risultati attesi sull'onda di quella grande aspettativa stentano ad arrivare: è chiaro che Coletta e la sua giunta non possono rispondere dei guasti, tanti, recati alla città negli ultimi anni di governi inadeguati, ma dovranno cominciare in fretta a rispondere di quanto ancora non è stato raccolto. E se le loro azioni non sono state memorabili, ma marcano comunque la distanza rispetto ai vecchi disastri, non è una tenuta ancora sufficiente perché i cittadini si aspettano risultati visibili. Per questa ragione il sindaco sta ultimando i ragionamenti sul rimpasto di giunta, il tagliando atteso per correggere il tiro e tarare meglio alcune scelte sui settori che hanno bisogno di un impegno a 360 gradi e di uno scatto visibile. Tra questi ci sono la cultura e le attività produttive mentre sul fronte del bilancio è già noto che è pronto a lasciare l'assessore Giulio Capirci che con Felice Costanti costituivano il nocciolo duro del Movimento proveniente dai germi di Rinascita Civile. Al loro posto dovrebbero arrivare energie nuove pescate, stavolta, all'esterno del Movimento. Secondo alcune indiscrezioni filtrate in questo ore tra i nomi in fase di valutazione c'è anche una vecchia conoscenza di Walter Veltroni. Si tratterebbe di Silvio Di Francia, ex dei Verdi che è stato assessore alla Cultura nella giunta capitolina guidata da Walter Veltroni, nonché presidente di Zètema e coordinatore della maggioranza di centrosinistra durante il primo mandato veltroniano (2001-2006). E' stato consulente alla cultura anche nella giunta regionale Marrazzo edè un nome che potrebbe spuntare nella rosa delle sostituzioni di Coletta, proprio con delega alla cultura. Era stato il sindaco stesso a tracciare il possibile profilo dei nuovi assessori: «Saranno persone di esperienza, ma per sceglierle resta fermo il principio di consultarmi con il movimento e il gruppo consiliare - aveva detto il sindaco - la linea di principio è di andare oltre Lbc, cercando figure che abbiano esperienza amministrativa, guarderò con interesse anche a chi ha fatto parte di altre giunte, compresa quella regionale». Uno sgaurdo all'esterno a 360 gradi che il sindaco sta effettuando da più di un mese. Il nome di Di Francia è circolato in queste ore, ma bisogna vedere alla fine cosa deciderà Coletta. Quel che è certo è che la delega la bilancio e la definizione di un cambio nello staff sono pronte e che mancano pochi giorni alla quadra completa.