Niente apparentamento fra le due liste civiche che avevano sostenuto Fabio Fucci nel primo turno elettorale e il MoVimento Cinque Stelle. È questa la notizia emersa nelle ultime ore, diffusa proprio dallo stesso ex sindaco Fucci, che di fatto si è visto chiudere la porta in faccia dai suoi ex alleati. «M5S ha fatto sapere di aver rifiutato il mio aiuto, non vuole stringere alcun accordo con le liste civiche Essere Pomezia e Fucci il Bene in Comune. Questo atteggiamento denota tutte le caratteristiche dei pentastellati: c'è arroganza, presunzione di poter fare tutto da soli, delirio di onnipotenza - ha tuonato Fucci -. Avrei capito il rifiuto se la proposta di apparentamento fosse arrivata da parte di soggetti o liste composte da impresentabili. In questo caso, però, a tendere la mano è stato il sindaco uscente, incorruttibile, sostenuto da 48 persone per bene, pulite. In altre parole, M5S ha definitivamente chiuso la porta in faccia a 6.400 elettori di Pomezia. A questo punto io non indicherò ai cittadini che mi hanno sostenuto al primo turno di votare per l'uno o l'altro candidato sindaco nel ballottaggio».

E se, da un lato, c'è stata la chiusura a Fucci, dall'altro è arrivato il sostegno (inatteso) di CasaPound Italia. «Il centrodestra di Pomezia rappresenta la peggiore vecchia politica e non possiamo assolutamente sostenerlo. Per questo invitiamo i nostri elettori a votare M5S al ballottaggio - ha dichiarato Roberto Camerota, candidato sindaco sconfitto al primo turno -. La nostra percentuale potrebbe essere decisiva. Pur sottolineando la nostra distanza dal MoVimento 5 Stelle, a cui faremo opposizione, non possiamo restare a guardare e speriamo - ha concluso Camerota - in una vittoria di Zuccalà».