È di nuovo polemica sulle convocazioni delle sedute di Consiglio comunale a Sabaudia e a finire nel mirino è ancora una volta il presidente dell'assise civica Gianluca Bonetti. In una nota sottoscritta da tutti i componenti della Capigruppo si lamenta il mancato rispetto di quanto deliberato dalla stessa conferenza, che aveva fissato per il 21 giugno una seduta di Consiglio comunale che avrebbe dovuto deliberare sulla ben nota variante per la trasformazione di una casa in albergo e su un piano d'utilizzo aziendale. Non c'è stato però alcun Consiglio comunale nella giornata di giovedì, quando invece si è riunita la conferenza dei capigruppo. Ed è qui che la minoranza ha espresso al presidente dell'assise civica le proprie rimostranze per il mancato rispetto di quanto precedentemente deliberato. «Evidentemente - scrivono in una nota - il presidente del Consiglio comunale ignora che è proprio dovere di assicurare e garantire assoluta imparzialità a tutti i gruppi consiliari, compreso quello di appartenenza». «Il provvedimento monocratico adottato dal presidente del Consiglio comunale è affetto da gravissima illegittimità - aggiungono i capigruppo della minoranza - non solo per il suo contenuto, ma anche per le modalità con le quali è stato assunto. Il presidente del Consiglio comunale doveva comunque convocare l' assemblea e, salvo che non sussistessero dimostrate ragioni numeriche per un rinvio della stessa, consentire l' espressione del voto a ciascun Consigliere. Nel merito, l'iniziativa assunta dal presidente del Consiglio comunale, si ritiene sia di gravità inaudita».