Sabato scorso Roberto Saviano è stato a Latina per parlare di immigrazione. La mattina, ad accoglierlo, uno striscione critico di Casapound Latina che recitava: "Saviano Cantastorie". Il movimento di destra aggiungeva, attraverso un comunicato: "Abbiamo voluto omaggiare così colui che ormai è divenuto il bardo ufficiale del regime: un intellettuale comodissimo, che dice solo cose buone e giuste, al momento giusto e prendendo sempre la posizione più allineata possibile al padrone del momento sulla questione del momento. Basti pensare al suo fulmineo appiattirsi sulla vulgata NATO dell'attacco con armi chimiche di Assad, poi smentito dalle indagini dell'OPAC, o alla sua crociata immigrazionista e umanista in forte odore di affari a favore delle ong che operano nei nostri mari. Parafrasando il nostro Adriano Scianca - aggiungono i militanti - Saviano è il peggior intellettuale che il nostro Paese abbia mai avuto: è sempre dove ti aspetteresti di trovarlo, senza ironia, senza perspicacia, senza iniziativa. Gli riconosciamo però un'ottima capacità di raccontare storie strappalacrime, riciclandosi sempre, trattando tutti i temi possibili e dicendo sempre la cosa più ovvia e banale possibile.  E' per questo che lo accogliamo riconoscendolo per quello che è: il supremo menestrello di corte del nostro tempo".

Oggi Roberto Saviano replica per le rime a Casapound e lo fa attraverso la propria pagina Facebook: "Ecco la scritta che gli aspiranti fascistelli di Casapound hanno esposto dopo il mio incontro a Latina con Aboubakar Soumahoro. Pensate di insultare definendomi cantastorie? Io sono fieramente cantastorie. Mi sono sempre riconosciuto nei bardi e nei menestrelli, nei cantori nomadi e di piazza. Rivendico d'essere cantastorie. Come diceva Ernst Jünger, che citate a sproposito e non leggete (come Pound, del resto), "gli uomini hanno, come gli alberi, il loro lato esposto al vento e, come le montagne, la loro parete a Sud." Al vento esponete bandiere e proclami, ma dietro la vostra parete siete solo una ridicola organizzazione promiscua con la criminalità organizzata nella peggiore tradizione fasciocriminale".