Tutti d'accordo sull'obiettivo, ossia la ripubblicizzazione dell'acqua, un po' meno sui modi con cui arrivarci. Ieri mattina il confronto all'interno della conferenza dei sindaci è stato centrato proprio su questo. Tra le idee emerse c'è quella di costituire un comitato ristretto in rappresentanza dei sindaci dell'Ato che si muova in modo più agile per affrontare gli step necessari ad arrivare alla ripubblicizzazione. Una proposta che è stata avanzata proprio dal presidente della Provincia Carlo Medici. Pesante, politicamente parlando, l'assenza dei sindaci di Forza Italia.
Il primo cittadino di Latina Damiano Coletta ha ripercorso nel suo intervento i passaggi di questi ultimi mesi, in particolare in merito al progetto Cupellaro per riprendere le quote di parte privata, sottolineando anche la novità di queste ore della nuova proposta di legge presentata in Parlamento da M5S che può diventare un elemento importante per l'Ato 4. Coletta ha sottolineato anche che «tra noi sindaci ci sono posizioni diverse rispetto ai modi con cui giungere all'obiettivo, ma siccome il fine è il medesimo per tutti, credo sia possibile arrivare a una sintesi». Per questo il primo cittadino s'è detto favorevole «al comitato ristretto sulla ripubblicizzazione ma anche alla ricerca di un advisor che possa valutare il valore delle quote. Perché non possiamo, noi che siamo enti pubblici, rifarci alle valutazioni di una trattativa tra soggetti privati come quella tra Acea e Veolia». Insomma, bisogna capire quanto valgono le quote di Idrolatina per pianificare le successive mosse.
I sindaci Domenico Guidi (Bassiano ) e Antonio Terra (Aprilia) hanno portato una posizione diversa sui modi per arrivare alla ripubblicizzazione. «Sono contrario al progetto Cupellaro - ha detto Guidi - Per me la soluzione non è trasformare Acqualatina in una spa pubblica. Sono più propenso a seguire l'opzione avanzata dal professor Lucarelli, quella che porta alla rescissione contrattuale per inadempienza». Antonio Terra ha invece detto di non vedere «una vera volontà da parte di diversi colleghi sindaci per arrivare alla ripubblicizzazione. Tanto è vero che questo percorso lo abbiamo avviato nel 2016 e due anni dopo siamo ancora allo stesso punto. Secondo me, comunque, se l'obiettivo finale è lo stesso un modo per arrivare alla ripubblicizzazione lo troviamo. Nel frattempo è necessario da parte nostra incrementare il controllo sulla società, anche arrivando a comminare sanzioni laddove ci sono evidenti mancanze di rispetto contrattuale».
Un tema che è stato affrontato anche dal sindaco di Roccagorga Carla Amici: «Il ruolo di controllo della parte pubblica deve essere preminente. Siamo azionisti di maggioranza e la nostra voce deve essere più forte. Ad esempio non comprendo come sia possibile che nel consiglio di amministrazione i componenti di parte pubblica avanzino delle proposte gestionali che non sono state indicate dai soci pubblici, cioè da noi sindaci.».
Il delegato di Priverno Angelo Delogu ha infine posto un altro aspetto all'attenzione della conferenza dei sindaci, facendo notare come «in nessun modo dobbiamo pensare che un eventuale percorso di ripubblicizzazione, anche col sostegno di una nuova legge nazionale di sistema, sia indolore. Liquidare il gestore attuale avrà comunque un costo. Dobbiamo tenerlo a mente».
Nessuna decisione è stata presa, invece, sul bilancio della segreteria tecnica dell'Ato4.