Partito democratico e Lbc hanno passato questi giorni di pausa estiva a punzecchiarsi sul percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico e sulla volontà o meno di realizzarlo. Una delle prove più importanti per capire chi fa sul serio e chi no arriverà a settembre, quando la conferenza dei sindaci si troverà nuovamente riunita per capire quali sono i passaggi immediati da compiere per aprire finalmente una trattativa col partner privato che possa portare all'acquisto delle quote. In questo senso, nella riunione tra i sindaci dell'Ato 4 che si è svolta ad agosto, è emersa una proposta, avanzata tra gli altri dal sindaco di Latina Damiano Coletta (e condivisa da altri primi cittadini sopratutto del centrosinistra), in merito all'individuazione di un advisor che si occupi di capire quale sia l'attuale situazione economica e patrimoniale di Acqualatina, facendo un'analisi approfondita di tutto quel che il gestore oggi rappresenta. Un'analisi che dovrà essere, appunto, "terza" ovvero effettuata da un soggetto specializzato in materia e slegato negli interessi dagli altri soggetti protagonisti dell'affare.
Il capogruppo di Latina Bene Comune Dario Bellini conferma che questa è la strada da seguire: «Un advisor sarebbe utile per capire non solo quale sia l'effettivo valore delle quote di Acqualatina, ma anche per conoscere cosa ci sia oggi all'interno di quella società. Perché al momento ne sappiamo davvero poco».
Il fatto
Acqualatina: costi di gestione e debiti, i sindaci pensano ad un Advisor
Latina - La consulenza esterna servirebbe ai sindaci dell’Ato 4 per avere un quadro d’insieme della situazione economico-finanziaria