Monta la polemica sugli eventi estivi di Sabaudia e la maggioranza di governo punta il dito contro il consigliere Giovanni Secci, intervenuto ieri per contestare diverse scelte tra cui i tanti appuntamenti di street food, i fuochi d'artificio e così via. «Sin da bambini ci insegnano che il silenzio è d'oro, che non bisogna aprire la bocca solamente per darle fiato, eppure c'è ancora chi – scrivono – persiste e parla a vanvera, nel vano tentativo di creare confusione e mistificare la realtà, incapace di incassare il colpo di una stagione di eventi partecipata, che ha visto la città di Sabaudia animarsi con una programmazione numericamente importante e variegata; incapace di gioire apoliticamente per una città che rivive, preferendo strumentalizzare e fare mera demagogia».
Sindaco, consiglieri e assessori parlano quindi di «circa duecento eventi in programma per tutti i gusti e le età», difendendo l'organizzazione delle manifestazioni estive.
«Il consigliere Secci contesta la qualità della programmazione decretando Sabaudia città della porchetta: solo street food e nulla di culturale. Anche qui ha ragione, semplicemente perché forse ignora o gli eventi proposti non sono al suo livello. Perché non ci sembra di averlo visto presente agli eventi strettamente culturali, come da lui richiesti». Si citano quindi i concerti dei maestri Belli e Zazzarini, i concerti delle bande dell'Esercito, della Nato e dei carabinieri, nonché le presentazioni di libri, il Festival del Cinema, I Suoni del Lago e così via. «Tutti eventi gratuiti – ci tengono a sottolineare alla squadra Gervasi – a differenza di quando li proponeva lui».
Per quanto riguarda i fuochi d'artificio "ecologici", l'amministrazione difende la scelta degli spettacoli «piro-musicali a basso impatto ambientale. Si è optato per una durata inferiore alla consuetudine, 15 minuti il 15 agosto e 10 minuti il 25 agosto, unicamente – spiegano – perché questa tipologia ha un costo superiore ai normali fuochi. Si è preferita la tutela ambientale alla durata degli spettacoli». Sulle polemiche per l'ordinanza di divieto di sosta è invece il comandante De Sanctis a intervenire: «La chiusura del centro è stata disposta già con l'ordinanza del 13 agosto (n.71), compresa quella della giornata del 25 agosto, dalle ore 16 alle ore 4 del giorno seguente. A quella ordinanza hanno fatto seguito la n. 73 del 21 agosto e la n. 74 del 24 agosto, che integravano le zone di riferimento. Nulla dell'ultima ora».