Degrado e rifiuti e abusivismo nell'ex Freddindustria. A denunciare la situazione nell'area dell'ex dogana di via Enna sono i militanti di Casapound, che parlano apertamente di emergenza ambientale e ieri mattina hanno effettuato un sopralluogo nella zona "Una bomba sanitaria, ambientale e sociale - inizia così la nota di Michele Corbo, responsabile di CasaPound Aprilia- Questa è la situazione che abbiamo riscontrato stamattina nel sopralluogo che abbiamo effettuato con i nostri militanti. Non è la prima volta che interveniamo in merito al degrado della zona, ma a distanza di anni non è cambiato nulla, anzi. A via Enna vivono stabilmente un numero imprecisato di abusivi che occupano liberamente, insieme alle loro famiglie con bambini, le strutture abbandonate del plesso, dove scaricano sporcizia e in cui svolgono liberamente i loro bisogni. L'intera zona è un ricettacolo di immondizia, materiali industriali e scarti edilizi. Le strutture ex Freddindustria non sono state ancora bonificate dall'amianto e negli anni si sono trasformate in vere e proprie discariche a cielo aperto, che minacciano di continui roghi tossici l'intera zona circostante (in cui ricadono quartieri abitati e una scuola media)".
Per questo i militanti di Casapound sottolineano i problemi sia sotto il profilo igienico-sanitario che ambientale. "Un pugno in un occhio - continuano - in una zona centralissima di Aprilia, in cui ormai da anni vengono segnalati incendi, furti e spaccio. Una minaccia igienico-sanitaria, una minaccia ambientale, una minaccia alla sicurezza di tutti i cittadini che merita un attenzione speciale da parte dell'amministrazione comunale. Il nostro movimento - conclude Corbo - che da anni porta la lente di ingrandimento sul degrado di via Enna, esige l'identificazione e lo sgombero immediato degli abusivi che ci vivono come in un campo nomadi. Esige la bonifica immediata di tutto il plesso e la demolizione di strutture che ormai da anni sono assolutamente inutili. Sollecitiamo un intervento rapido da parte del comune di Aprilia perché, questa città deve tornare a respirare, i cittadini devono potersi sentire sicuri nelle proprie case, non ostaggi di un degrado troppo spesso dato per scontato. Continueremo a portare avanti questa battaglia con tutti i nostri mezzi".