Nicola Zingaretti ha annunciato la propria candidatura alla segreteria nazionale del Partito democratico e lo ha fatto organizzando una due giorni presso l'ex Dogana di San Lorenzo a Roma. Tra i presenti, tra coloro che hanno preso la parola sul palco, c'erano il sindaco di Latina Damiano Coletta e il suo collega di Cerveteri Alessio Pascucci, entrambi esponenti di Italia in Comune, il cosiddetto partito dei sindaci. La loro è diventata una scelta di campo chiara. Ma nell'appuntamento organizzato da un esponente del Pd che si candida a segretario nazionale del Pd, i due sindaci hanno espresso giudizi pensati proprio sul Partito democratico della provincia di Latina, accusato senza mezzi termini di aver lasciato solo proprio Damiano Coletta alle scorse provinciali e in generale nella battaglia contro il sovranismo della Lega. Parole che hanno lasciato basita Nicoletta Zuliani, consigliere comunale di Latina e presente alla due giorni di Roma. 

" Mi sono ritrovata ad assistere ad una scena paradossale - spiega Nicoletta Zuliani - sono stata firmataria, insieme ad altri amministratori PD, della candidatura di Coletta alle provinciali, firme senza le quali Coletta non avrebbe neanche potuto candidarsi. Ci abbiamo messo la faccia e la firma per lui, facendo campagna elettorale tra i vari consiglieri nei comuni della provincia, e ora mi ritrovavo a sentir dire che il PD "non ha sostenuto Coletta alle provinciali e che questo è una vergogna. Che se il PD non si allea con i civici è destinato a perdere". Qualcuno pensa ci sia subalternità del PD ai civici o viceversa? È una strada sbagliata che ci farebbe ripetere gli errori commessi in passato.  Nessuno sa che una parte del PD ha scelto di sostenere invece proprio Coletta per non scegliere di essere identificati con quel PD che si alleava con la FI di Fazzone. Nessuno sa della battaglia che abbiamo fatto lacerando il PD al suo interno per non allearci con la destra  di Fazzone. La nostra era una scelta frutto di un ragionamento politico fatto insieme, gruppo consiliare, partito comunale e tutti quelli in provincia che hanno ragionato con noi. Non credevamo nella forzatura PD+FI. Le forzature, senza un ragionamento e una scelta politica conseguente fatte insieme, non si capiscono, non riesci a tradurle in linguaggio chiaro e schietto. Quale ragionamento politico giustificava questa scelta? Deciso da chi? Con chi?"

Secondo Zuliani " in Consiglio Regionale il PD si fa aiutare da FI, e a Latina il PD è all'opposizione di Coletta. Dov'è la strada dei valori comuni che si traducono in atti politici? Dov'è la coerenza e la conseguenza di questo percorso e come si concretizza nei territori più vicini ai cittadini? Quello che vedo sono solo posizionamenti per un interesse reciproco: Zingaretti ha bisogno di Coletta e dei suoi per il sostegno alle primarie; Coletta ha bisogno di Zingaretti per una ribalta nazionale, per una collaborazione "amica" tra uffici Comunali e Regionali".