Trasferire gli inceneritori di Colleferro ad Aprilia: è questo il nuovo «regalo» che Fabio Altissimi intende fare alla città. Il patron di Rida Ambiente, l'azienda che gestisce un impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb), con una lettera inviata al Ministero dell'Ambiente, alla Regione Lazio e ai Comuni di Aprilia e di Colleferro ha proposto di ricollocare nello stabilimento di via Valcamonica gli impianti di Colleferro, oggi spenti, prendendo in carico la dismissione degli impianti e gli aggiornamenti tecnologici da eseguire. La missiva del 17 ottobre, indirizzata tra gli altri ai sindaci Antonio Terra e Pierluigi Sanna, è venuta alla luce solamente in queste ore. Secondo il piano prospettato dall'azienda i rifiuti trattati nei Tmb laziali troverebbero uno sbocco nei forni degli inceneritori, che tornerebbero in funzione tra circa due anni, consentendo di bruciare fino a 750 mila tonnellate di rifiuti all'anno. «Se la Regione formulasse un indirizzo politico in tal senso - afferma - saremmo disponibili a presentare uno studio di fattibilità in due mesi, ai fini dell'indizione di una conferenza dei servizi». Una proposta che l'amministrazione comunale e i comitati cittadini dovranno contrastare con forza, per cercare di tutelare un territorio che negli ultimi anni ha già pagato un prezzo salatissimo sotto il profilo ambientale. Un problema che tuttavia il presidente del Cda della Rida Ambiente, nella lettera indirizzata agli organi istituzionali, vede solamente per il Comune della provincia di Roma. «Ciò consentirebbe di risolvere anche il problema - scrive Altissimi - dell'elevata concentrazione di impianti nel Comune di Colleferro». Dimenticando però che anche ad Aprilia, dove opera la sua società, c'è una notevole proliferazione di impianti di rifiuti, di centrali biogas e biomasse, nonché di aziende con rischio di incidente rilevante. Tutto ciò senza i considerare i due progetti per realizzare una discarica: uno dei quali presentato dalla Paguro, società collegata proprio alla Rida Ambiente. Nella lettera inoltre Altissimi ripropone il disegno - in realtà mai accantonato - di riattivare il progetto per discarica a La Cogna. «Qualora vi fosse un indirizzo politico in tal senso siamo disponibili - afferma Fabio Altissimi nella missiva - anche a riattivare il progetto di discarica nella ex cava di La Cogna, per cui pende un contenzioso in relazione a diniego regionale di Via». Ma quel progetto, presentato nel luglio 2016 dalla Paguro, fin da subito ha trovato la netta e tenace contrarietà dei cittadini della zona, delle associazioni, dei comitati di quartiere, dell'amministrazione comunale e dei consiglieri d'opposizione. E non c'è dubbio che questa battaglia verrà ripresa se il piano dovesse essere ripresentato.
Rifiuti
Rida vuole pure gli inceneritori: "Trasferiamo qui gli impianti di Colleferro"
Aprilia - La proposta choc di Altissimi presentata lo scorso 17 ottobre al Ministero, alla Regione e al Comune. E torna alla carica anche con la discarica a La Cogna