Il Consiglio provinciale ha approvato questa mattina il programma quinquennale degli interventi straordinari di manutenzione delle strade provinciali. Dal ministero dei Trasporti sono stati stanziati 2,7 milioni di euro per ogni annualità. ue

Infatti, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), con decreto 16 febbraio 2016 n° 49, ha destinato alla province risorse, programmate per il periodo 2018-2023, per finanziare interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di competenza. Con tali risorse l'Ente potrà pianificare la manutenzione straordinaria della rete viaria di competenza, da realizzare secondo un programma certo di interventi che potranno aumentare lo standard di sicurezza stradale ed abbattere il grave stato di ammaloramento causato dalla scarsità di risorse economiche dal 2014 ad oggi all'indomani della riforma delle province di cui alla Legge n° 56/2014. La scelta progettuale ipotizzata per la realizzazione degli interventi nell'arco dei cinque anni, avrà l'obiettivo di garantire la tutela dell'utenza stradale attraverso il miglioramento delle condizioni dei piani viari, della regimentazione delle acque meteoriche. Inoltre, è stata posta particolare attenzione all'attività di monitoraggio dei ponti della rete stradale, come aggiornata in occasione della recente richiesta del MIT a seguito del crollo del ponte di Genova, con la quale si è inteso programmare nell'arco dei cinque anni tutte le indagini conoscitive dei materiali e dell'infrastruttura dei ponti con gradi differenziati di priorità, da livello 1 a 4, necessarie ad attestare la portata ammissibile degli stessi e alla conoscenza dell'effettivo stato di ammaloramento per poter redigere progetti di manutenzione e/o adeguamento adeguati. Grazie alla disponibilità di tali risorse, l'Ente può contare su una pianificazione di attività manutentiva ciclica per un intero quinquennio.

"La sfida è creare un sistema di procedimenti e di strumenti tesi a efficientare l'azione amministrativa a fronte del tempo limitato e delle risorse umane a disposizione.-  ha sottolineato il Presidente Medici- Si è quindi ipotizzato di utilizzare strumenti previsti dalla norma, quali gli accordi quadro, da appaltare con gara unica a più contratti distinti per Aree omogenee territoriale (Nord, Centro e Sud), che consentiranno di affidare a più operatori presenti sul territorio una gestione continua con evidenti vantaggi in termini di programmazione e di efficientamento delle procedure di acquisizione, nonché di costi."