Quattro mesi di intensa campagna elettorale hanno finito per lasciare a secco il settore dei lavori pubblici, difficoltà che sembrano trasparire anche nella scelta di richiedere già al tesoriere un'anticipazione di cassa per il 2019 di 12 milioni di euro. Nelle pieghe di quello che potrebbe sembrare un problema spinoso, ma di natura puramente politico-amministrativa, si innesta però il «pasticcio» delle manutenzioni stradali. Lavori per riparare le buche sull'asfalto eseguiti dalla Viam - in ragione dell'accordo quadro per la manutenzione ordinaria stipulato a febbraio e valido per i 18 mesi successivi per un importo di 350 mila euro – per i quali risultano quattro ordini da 251 mila 616 euro sottoscritti dai responsabili del settore, mentre lavori supplementari per 197 mila euro sono stati eseguiti nei mesi della campagna elettorale senza l'autorizzazione del Rup e del direttore dei lavori. Corrado Costantino e l'ingegner Di Cocco, come emerge chiaramente dalla corrispondenza intercorsa nel mese di giugno con la ditta, erano all'oscuro di quegli ordinativi verbali che hanno finito per prosciugare tutta la cifra e portato il Comune sforare rispetto alle cifre fissate dall'accordo quadro di 63 mila euro, e i lavori eseguiti senza copertura economica sono finiti nell'esposto all'Anac, alla Corte dei Conti e alla Procura sottoscritto da Roberto Boi (Lega) e Vincenzo La Pegna (Aprilia Valore Comune). Ma chi è stato, se non i dirigenti, a dare il via libera per quei lavori supplementari.
A tramutare in certezza quello che era fino ad ora solo un sospetto è il sindaco Antonio Terra, che però nega di aver dato quegli ordini per ottenere dalla vicenda un vantaggio politico. «In quel periodo abbiamo dovuto gestire una situazione di emergenza, perché le strade sembravano bombardate. In quel contesto - afferma - ho effettuato delle segnalazioni alla ditta, come del resto faccio sempre. Mi capita spesso di segnalare problematiche che riguardano il territorio, perché sono i cittadini stessi a segnalarmi criticità. In quei casi parlo con la Polizia locale, con i dirigenti, con la Multiservizi e se necessario con le ditte per risolvere velocemente i problemi. Quanto all'aspetto tecnico, legato alle somme a disposizione, non sono io a occuparmene ma i dirigenti, Rup e direttore dei lavori. Se la ditta era consapevole del fatto che avevamo superato la soglia fissata dall'accordo quadro, allora non avrebbe dovuto procedere con i lavori. Se il problema è che abbiamo esaurito i soldi previsti dall'accordo quadro, troveremo una soluzione».
Ma se segnalare anche verbalmente era possibile anche per il sindaco, perché l'accordo quadro fa esplicito riferimento all'esigenza di stipulare, volta per volta specifici contratti attuativi per riportare le coperture finanziarie dei lavori ordinari? Come mai il 13 giugno, a dieci giorni dalla partita decisiva tra Terra e Vulcano, la Viam ha sentito l'esigenza di tutelarsi e specificare al Comune di aver interrotto i lavori ordinati ma eseguiti senza coperture economiche, finiti in rosso per 63 mila euro? Una tranquillità, quella del sindaco, antitetica rispetto allo stato d'animo dell'ingegner Corrado Costantino, che appreso il pasticcio espresse preoccupazione per le difformità rispetto ai principi contabili che regolamentano la pubblica amministrazione e vietano l'affidamento di lavori privi di impegno di spesa. Da parte di chiunque.