Le operazioni elettorali e soprattutto lo svolgimento delle operazioni di conteggio in 4 sezioni (e l'attribuzione di 8 schede in altre due sezioni) sono stati caratterizzati da irregolarità talmente gravi da portare il Tar Lazio di Latina ad annullare la proclamazione degli eletti a Cisterna e a disporre la «rinnovazione delle operazioni elettorali» nelle sezioni 12 (scuola elementare Colli Le Castella), 14 (scuola materna 17 Rubbie), 18 (scuola elementare Prato Cesarino) e 28 (scuola materna Marcucci).

La decisione del collegio del Tribunale amministrativo di via Doria, presieduto dal giudice Antonio Vinciguerra è arrivata ieri sera e apre le porte a scenari molto delicati e anche quasi del tutto inediti. Intanto l'eventuale nomina di un commissario da parte della Prefettura. La sentenza infatti, è esecutiva, ha necessità di essere notificata all'Ufficio di Governo che prendendo atto dell'annullamento della proclamazione degli eletti dovrà indicare una persona che andrà a gestire la cosa pubblica a Cisterna. Nel frattempo però, il sindaco di Cisterna, Mauro Carturan, che ha in teoria trenta giorni per proporre ricorso in appello, potrebbe avvalersi anche del ricorso telematico per chiedere al Consiglio di Stato, anche subito lunedì mattina (e ottenerla magari già in giornata), una sospensiva della sentenza. Poi si attenderà l'esito della valutazione del ricorso. Se sarà accolto, la sentenza del Tar sarà annullata e tutto resterà come è, ma qualora fosse rigettato o dichiarato improcedibile, allora si dovrà tornare al voto in quattro sezioni. Le ipotesi parlano di due mesi.

Una cosa mai vista, o meglio, un precedente c'è ed è accaduto in provincia di Salerno dove il voto in due sezioni si è tenuto, ma l'esito finale non sarebbe stato alterato comunque.  A Cisterna invece la situazione è del tutto diversa.  Mauro Carturan ha vinto le lezioni con il 50,01% - 9405 voti. Di fatto 3 voti oltre il quorum necessario a superare il 50% dei voti validi (18.803 - numero che si ricava dai voti validi 19.445, a cui sottrarre i 618 voti contestati e i 24 non assegnati).  Il ricorso contro l'esito del voto presentato da Gianluca Del Prete (con Andrea Santilli, Marco Barone, Alfio Cicchitti, Massimo Rosina, Maurizio Rossi, Roberta Castaldi, Aura Contarino, Loredana Della Penna, Gino Cece, Martina Poli, e Claudio Papacci) non puntava certo a ottenere la vittoria elettorale. Il candidato sindaco ricorrente infatti ha ottenuto il 24,27% dei voti, 4.564 schede a favore. L'eventuale rinnovazione delle operazioni elettorali nelle quattro sezioni potrebbe portare direttamente al ballottaggio con l'attribuzione diversa di almeno tre voti. Questa è la vera rivoluzione che potrebbe avvenire una volta chiusa la battaglia legale.

La nota di Gianluca Del Prete

"Non ho vinto io ma ha vinto la giustizia. Spero che sia finalmente chiaro a tutti, soprattutto tra le fila della maggioranza, la ragione per cui insieme ad altri ho condiviso questo percorso giudiziario. Era un dovere civico che chiedeva e dovevo alla città, l'ho detto sin da subito e lo ribadisco. E i fatti della sentenza lo hanno dimostrato. Fatti che parlano di gravi irregolarità ai seggi, di numeri di schede elettorali che non tornano. Non era una battaglia politica ma una battaglia di legalità. In questi mesi Carturan mi ha insultato in tutti i modi, tentando perfino di calunniarmi professionalmente. Lo lascio nel suo delirio, insieme ai suoi fidati galoppini che forse ignorano profondamente l'alto significato della parola politica e della rappresentanza istituzionale. Ho sempre fatto il mio dovere tenendo a mente che il mio ruolo è quello di rappresentare la città, in maniera puntuale e chiara. E quando all'indomani delle elezioni molti mi hanno raccontato delle anomalie vissute dentro i seggi, di situazioni strane ho ritenuto ancora una volta che non potevo tirarmi indietro davanti ad un dovere nei confronti di Cisterna. E' stato un dovere, Sindaco! Non un diritto! Perché la mia storia ne è testimone, difronte alle cose poche chiare non ho mai voltato le spalle ma sono andato fino in fondo. Ma chi è abituato a concepire l'impegno politico solo come gestione di potere non può comprendere queste cose. Chi, come Carturan, fa politica solo quando si governa, non quando la città lo mette all'opposizione racconta chiaramente con quale intento si candida. Se ne faccia una ragione Carturan: io non mi dimetto e continuerò a svolgere il mio ruolo, nonostante le sue minacce da conferenza stampa. Ora c'è una sentenza esecutiva che parla chiaro, che rispetto. Il Sindaco e tutto il consiglio sono decaduti. Così come sono sereno rispetto a tutte le cose che accadranno nelle prossime ore. Invito però tutti a leggere quanto riportato nella sentenza e fare una chiara riflessione su quanto questa ultima tornata elettorale sia stata macchiata in maniera indelebile da ripetute azioni poco trasparenti. Il Sindaco Carturan che si era eretto a paladino della giustizia in campagna elettorale e il suo cerchio magico che si professa unico portatore della legalità, ora faranno una battaglia per tenersi la poltrona, incuranti ed ignorando le gravi cose accadute lo scorso giugno. Io in ogni caso continuerò a servire la mia città, altri tenteranno ancora una volta di servirsene." 

 La nota di Andrea Santilli del Partito democratico di Cisterna

"Lo abbiamo sostenuto sin dall'inizio che era tutto illegittimo, perché a noi del PD, schierati nella coalizione che portava Gian Luca Del Prete al ruolo di Sindaco, i conti non tornavano, ricordo bene quella notte convulsa, durata fino alla mattina del 10 giugno, tornammo a casa, stanchi, affranti dalla differenza di voti ma sicuri di andarci a giocare una opportunità al ballottaggio. Poi nella tarda mattinata arrivò quel verdetto inaspettato, un verdetto che, stranamente, diceva che Carturan aveva vinto per 3 voti  e quindi niente più ballottaggio. In testa i conti che conoscevamo noi eche dicevano altro: da lì alla autoproclamazione, sulle gradinate della fontana Biondi, del Sindaco e della sua Maggioranza,è stato un attimo. Un' incoronazione tronfia, proprio perché sostenuta dall'idea di aver vinto al primo turno: si, perché tutti sapevano che lo spauracchio era il ballottaggio, tutti. Loro ricordavano il ballottaggio del 2014 ed era proprio lì, in quel confronto a due a cui noi avevamo lavorato, seppur con altri numeri in testa. Da quanto detto prima, al verdetto del Tar di ieri, c'è di mezzo un ricorso, un Diritto a cui noi ci siamo voluti appellare, perché al di là dei numeri, quello che ci ha sempre preoccupato era la consapevolezza della possibilità che ci fossero state delle irregolarità gravi che avessero minato il regolare svolgimento delle votazioni, che avessero messo in discussione la legittimità di quel verdetto e di tutto quello che sarebbe venuto da lì in poi, questo nei confronti di tutti i cittadini. Ieri il Tar accoglie quel ricorso, riscontra gravi irregolarità in ben 4 seggi, e non interessa a favore di chi, se non della Democrazia, se non della Legalità, cosa che doveva essere garantita comunque ma ancor più, dopo quanto era accaduto a Cisterna nel Dicembre del 2017, motivo per cui era stata commissiarata, perché venivamo da una offesa importante nei confronti della Città.  Ci rammarica un pò il fatto di non poter condividere i meriti di tutto questo anche con i colleghi di opposizione, M5S e Inammorato, che forse reputavano di poca importanza le criticità rilevate durante la tornata elettorale, ma i giudici hanno dato ragione a noi. Perché la legalità un conto è raccontarla,  un altro è perseguirla. Il Sindaco, invece, nel suo comunicato stampa, non parla di raggiungimento della Legalità, non dice che è giusto che le votazioni vengano svolte nella tutela di tutti i cittadini, ma sottolinea di non essere d'accordo. Il sindaco dice che le sentenze si accettano, ma che farà contro ricorso, ovviamente sempre a spese di tutti, a differenza del privato, che le sostiene di tasca propria e dice di non temere, perché lui stravince, e non parla di Città, dei Cittadini, ma di se stesso, del suo infinito ego. È  questo il Sindaco che vuole Cisterna? Che anche davanti all' evidenza di gravi irregolarità,  prende le difese di se stesso e non di tutti? Si dimostra autoriferito e non fa un passo indietro? Ne vale  l'immagine di Cisterna e non di Carturan, e questo è quello che dovrebbe stare a cuore proprio a chi vuole essere il Primo fra i Cittadini. Aspettiamo di capire cosa accadrà, ma con la convinzione che la nostra Città merita di più".