A un anno dall'affidamento del servizio di igiene urbana ad Abc, il Comune di Latina si è finalmente dotato di un regolamento di controllo per l'azienda speciale. Il Consiglio comunale ha approvato oggi l'atto (sì di Lbc, l'opposizione ha lasciato l'aula) ma inevitabilmente il dibattito si è allargato al servizio offerto dall'azienda speciale, per molti assolutamente negativo. Un aspetto curioso del regolamento di controllo è appunto il fatto che è arrivato a un anno dalla partenza della partecipata. In questi dodici mesi un minimo controllo è stato comunque effettuato, come dimostra il famoso documento prodotto dall'ex dirigente Cappucci che contestava molti aspetti della gestione del servizio da parte di Abc. Il punto, come hanno fatto rilevare ieri i consiglieri di opposizione, è quali provvedimenti possano essere presi se l'azienda non rispetta quanto previsto dal contratto di servizio. E qui la maggioranza ha mostrato tentennamenti. Il capogruppo di Lbc Dario Bellini ha detto infatti che è possibile mandar via gli amministratori e cambiarli. «Non è che possiamo chiudere l'azienda speciale come non chiudiamo l'ufficio tributi, Abc va invece rimessa sui binari», ha detto il combattivo capogruppo. Peccato che qualche istante dopo l'assessore Giulia Caprì, evidentemente molto più avvezza di Bellini ai dettagli della cosa pubblica, ha spiegato che «l'articolo 55 del capitolato speciale prevede la risoluzione del contratto per comprovate inadempienze». Dall'opposizione hanno inoltre messo in fila tutte le mancanze dell'Abc, dal bilancio al piano industriale, passando per una raccolta al di sotto delle aspettative. Un dettaglio importante lo ha svelato il consigliere della Lega Matteo Adinolfi secondo cui «alcuni dei mezzi noleggiati dall'Abc sono fermi in officina». Un aspetto su cui il consigliere vorrebbe risposte ma di cui l'ente non pare essere al corrente. Merita menzione, infine, il capolavoro della consigliera di Lbc Loretta Isotton secondo la quale «Abc funziona, basta vedere Roma, qui vicino. Noi non ci troviamo in quelle condizioni». Roba da non credere.