La realizzazione di 24 alloggi a canone sostenibile, aggiunta a quella degli appartamenti popolari da parte dell'Ater, annunciate dall'amministrazione comunale di Pontinia e avallate dalla giunta, non hanno lasciato indifferente il consigliere Alfonso Donnarumma che, come noto, proprio nei giorni scorsi è andato ad infoltire le fila della Lega. «Ho letto quanto espresso dalla maggioranza e dal sindaco Carlo Medici sui due progetti - ha detto ieri Donnarumma - e devo dire che entrambi vengono sbandierati, per mezzo di grandi annunci, con cadenza annuale dal politico di turno e alla fine risultano essere quello che sono sempre stati: solo belle promesse. Promesse - ha sottolineato il consigliere di opposizione - di cui non mi fido perché le considero alla stregua di spot elettorali. Gli ennesimi sbandierati dal sindaco anche in qualità di presidente della Provincia di Latina».
La realtà sull'edilizia popolare, secondo Donnarumma, sarebbe invece ben altra: «Sì, è ben diversa - ha osservato il consigliere leghista -, perché i 24 appartamenti popolari promessi da almeno vent'anni sono sempre stati, e continueranno ad essere, solo un miraggio». Del resto Donnarumma basa le proprie perplessità su due aspetti su tutti: le tempistiche ancora in via di definizione per gli appartamenti Ater e l'odissea burocratica realmente infinita per quelli a canone calmierato. Basti pensare che nel 2017 sono state espletate le gare d'appalto ma soltanto ora, dopo numerosi incontri in Regione cui ha preso parte lo stesso Medici per definire alcuni aspetti relativi al finanziamento, è stato annunciato il via libera ai lavori. L'investimento complessivo previsto è di oltre 4 milioni di euro con la somma così ripartita: 2,6 milioni dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti; 798mila dalla Regione Lazio e 610mila a carico del Comune. Quest'ultima cifra sarà confermata nel bilancio pluriennale di previsione in corso di formazione. «In questo modo - ha spiegato il sindaco nei giorni scorsi - si potrà dare una risposta alle esigenze manifestate dai cittadini nel corso degli anni».
Parole che Donnarumma non ha digerito: «Il sindaco non sa nemmeno di cosa sta parlando - ha attaccato il consigliere -, visto che dei tanto sbandierati immobili a canone calmierato se ne parla da ben nove anni ma di prime pietre non se ne vede nemmeno l'ombra. E oggi li promettono senza aver neppure approvato il bilancio di previsione. C'è infatti da considerare che il Comune dovrà contribuire alle opere con ingenti somme ma, oltre alle promesse, l'amministrazione non spiega dove reperirà questi soldi. Una cosa è certa al di là di ogni ragionevole dubbio - ha concluso Donnarumma - e cioè che, in qualità di consigliere della Lega, vigilerò sulla vicenda in consiglio comunale».