Ricevere i cittadini con un sorriso, chiedere scusa se si provoca un disagio, ringraziare, dire "Buongiorno" con cortesia. Se l'educazione non dovesse essere di casa al Comune di Latina, stavolta sono i consiglieri comunali che scendono in campo per ribadirla e farne il simbolo di un valore che va recuperato. Ed è così che tra le varie mozioni di consiglio comunale che impegnano il sindaco e la giunta su tante questioni amministrative spinose finisce anche un prontuario di galateo formale nell'intento di migliorare il rapporto tra i cittadini e le istituzioni. Ci hanno pensato Olivier Tassi, Salvatore Antoci e Nino Leotta, firmatari di un mozione dal titolo "Il Comune al servizio dei cittadini", che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale del 12 marzo. La mozione parte dall'assunto che il fatto che il Comune debba essere al servizio dei cittadini non si debba manifestare solo nell'atto pratico di assolvimento di un servizio, ma anche in quello della comunicazione formale verso il cittadino e che debba essere visibile e percepibile attraverso segni esteriori di forte valenza simbolica. Quali sono? "Ricevere i cittadini con un sorriso con parole ed atteggiamenti accoglienti - si legge– nell'atto - ringraziare sempre i cittadini che fanno segnalazioni o che rappresentano un disservizio o una criticità, rispondere al telefono con la formula "Buongiorno Comune di Latina, come posso aiutarla?", chiedere formalmente scusa quando si prova un disagio e un disservizio ad un cittadino". E a chiedere formali scuse al Comune di Latina era stato proprio il consigliere del gruppo misto Antoci, dopo essere stato multato ingiustamente sulle strisce blu. Questa sua rimostranza senza risposta, insieme ad altre, erano state discusse in una commissione ed era stato oggetto dell'ironia del capogruppo di Lbc Dario Bellini. Questo Comune, con l'amministrazione di Lbc, non è nuovo alla voglia di catarsi attraverso la cortesia e le buone maniere: già la cortesia istituzionale era stata istituita, per volere del direttore generale Rosa Iovinella, come criterio per la valutazione dell'operato dei dirigenti del Comune, ed era diventato un obiettivo da perseguire. Non si sa come poi sia andata a finire e se qualche dirigente abbia, nel frattempo, preso un sette in condotta. Condotta delle buone maniere si intende, perché quella dei risultati è da tempo in discesa verticale, a giudicare dalle ultime valutazioni di risultato (alcune già contestate dai diretti interessati) e da quanti hanno fatte le valige per lasciare Piazza del Popolo.