Il rilancio della Provincia passa certo dai temi, dai programmi, dalle cose da fare. Ma ciò che oggi è stato evidente durante il convegno organizzato dal capogruppo di Latina Giorgio Ialongo all'hotel Europa è che nulla si può fare davvero se dapprima non si torna a fare delle Province quello che la Costituzione aveva pensato per loro. In pratica, bisogna cancellare la riforma Delrio, oggettivamente un pasticcio.
L'evento organizzato da Giorgio Ialongo aveva appunto come obiettivo quello di disegnare "la Provincia che vogliamo", quella che Forza Italia immagina attraverso la sua classe dirigente, fatta di consiglieri comunali e provinciali, sindaci e assessori. Molti gli argomenti affrontati, le proposte, le idee. Infrastrutture, rifiuti, edilizia scolastica. Ma alla fine l'unico nodo che viene al pettine è quello dei soldi, delle risorse che non ci sono. I consiglieri provinciali Vincenzo Carnevale e Giovanna Miele lo sottolineano con chiarezza. La Provincia è un ente importante ma che ha poco margine. Miele sottolinea soprattutto come «le Province sono vicine ai cittadini, ai territori. Dovrebbero poter decidere tutti gli aspetti più delicati e importanti. E invece ci ritroviamo, come accaduto per il dimensionamento scolastico, che noi decidiamo una cosa, che rispecchia le esigenze vere del territorio. E la Regione ne approva un'altra, opposta, senza alcuna valida ragione, stando lontano dai cittadini».
Insomma la soluzione ai mali è tornare al passato, con competenze e risorse autonome ma soprattutto, come ribadisce Carnevale, «all'elezione diretta dei consiglieri provinciali». Giorgio Ialongo, nel suo intervento, ha spiegato il senso della serata: «Vogliamo confrontarci sui progetti per migliorare concretamente la vivibilità della nostra Provincia. Nessuno è dietro il banco dei relatori. Volutamente abbiamo scelto di farlo per non mettere nuove distanze tra i cittadini e la Provincia diventata ente di II livello». Tra loro, c'è anche Antonello Aurigemma, capogruppo regionale di Forza Italia, considerato l'anti-Fazzone. Ma nessuno vuole fare polemica. Almeno per una sera tutti concentrati a cercare soluzioni per il territorio.