«Io resto con Forza Italia e con il presidente Silvio Berlusconi ma voglio lavorare per un Partito diverso rispetto a questo attuale. Devono essere i territori ad indicare i propri candidati, in qualsiasi competizione elettorale. A me piace una Forza Italia elastica, come una fisarmonica: un Partito in grado di rinnovarsi e di dare ascolto a quei dirigenti e consiglieri comunali che stanno sui territori con l'obiettivo di risolvere i problemi, di tutti i giorni, dei cittadini». E' stato questo il passaggio più importante dell'intervento, venerdì scorso, del senatore Claudi Fazzone davanti a consiglieri comunali, sindaci e dirigenti provinciali di Forza Italia. Fazzone ha tenuto tutti a rapporto a Fondi, al Martino club. Nessun progetto nuovo, nessuna fuga altrove. Ma una richiesta di regole chiare, di certezze. Soprattutto nella scelta della classe dirigente del partito. Un nodo non semplice per un partito dove ogni decisione viene presa dal cerchio magico attorno a Silvio Berlusconi.
Forza Italia, almeno in provincia di Latina, paga lo scotto delle elezioni di un anno fa, quando i candidati locali, Fazzone a parte, sono stati sacrificati sull'altare della ragion di partito. Un mezzo bagno di sangue per carriere e ambizioni che ora rischia di ripetersi in vista delle Europee, dove il sindaco di Fondi Salvatore De Meo rischia di essere solo un comprimario.
Dell'intervento del senatore fondano va sottolineato soprattutto un altro passaggio, assicura chi era presente: «Io consiglio di non farsi attrarre da facili persuasioni. Dimostriamo invece, compatti, che Forza Italia c'è e sa cosa vuole». Un messaggio a quanti, in queste ore stanno provando a intraprendere strade diverse, alternative. Chi risponde alle sirene della Lega e chi prova a creare correnti interne, come è sospettato di fare il capogruppo comunale di Latina Giorgio Ialongo. Fazzone invita tutti ad essere invece compatti, a stare con Forza Italia. Almeno fino alle Europee, par di capire. Dopo chissà. Perché gli scenari politici potrebbero assumere connotati imprevedibili. E dunque è bene farsi trovare preparati. E compatti è meglio.
La serata di Fondi è servita a Fazzone per mettere le cose in chiaro, per spiegare a tutti che al momento è meglio non fare colpi di testa e fughe in avanti. Certo che l'incontro di ieri a Latina, organizzato da Giorgio Ialongo e disertato da Claudio Fazzone, crea una evidente distanza tra le componenti attualmente esistenti del partito azzurro. Da Ialongo, in prima fila, c'era Antonello Aurigemma, capogruppo regionale e secondo alcuni primo avversario di Fazzone.