Il Comune dice che dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso della società De Vizia, non cambia nulla nella gestione del servizio di igiene urbana, che resta affidato all'azienda speciale Abc. Il portavoce comunale di Fratelli d'Italia Gianluca Di Cocco è però convinto che dopo questo pronunciamento i problemi siano solo all'inizio. "Qui corriamo un rischio concreto di danno erariale. E non lo corrono solo i consiglieri comunali che hanno dato il loro voto a queste scelte, ma l'intera città che rischia di affondare per colpa delle scelte della maggioranza Lbc"

Un intervento duro quello di Di Cocco: "Abc continuerà, cosi dicono da piazza del Popolo, a gestire il servizio d'igiene ambientale - afferma il portavoce comunale di FdI - Continuerà, dunque, a convivere "forzatamente" con l'incognita di una pronuncia, quella del Consiglio di Stato, che a questo punto potrebbe - anzi sicuramente lo farà - mettere a rischio il mutuo di 8 milioni di euro, con tutto ciò che ne consegue.

Sin dalla nascita dell'Azienda Speciale vennero alla luce una serie d'incongruenze le quali hanno fatto subito emergere come le azioni portate avanti da LBC, Coletta e Lessio, erano destinate ad infrangersi contro un muro di ostacoli e difficoltà. Proseguendo in questo tortuoso cammino, i nostri amministratori targati LBC non hanno avuto il coraggio di correggere il tiro nella piena trasparenza delle scelte, rasentando nel loro operato la viltà e l'irresponsabilità.  Le scelte fatte da ABC, e da questa amministrazione targata LBC, rappresentano un fallimento totale e un ritardo su tutta la linea che accompagna la breve storia dell'Abc. Disastri che vado ad elencare: mancato raggiungimento degli obiettivi in termini di raccolta differenziata; mancata estensione del servizio porta a porta; mancata approvazione del piano industriale; mancata accensione del mutuo necessario agli investimenti per l'organizzazione del nuovo servizio; maggiori spese per il conferimento degli indifferenziati presso la Rida Ambiente; contratti ai lavoratori a tempo determinato, con stipendi al ribasso.  Aggiungiamo a questo una netta differenza tra il costo netto del servizio nell'ultimo anno della Latina Ambiente, pari a 11.152.414,62 euro, e il costo netto rimodulato del servizio di Abc per l'anno 2018, pari 12.127.126,90 euro; quindi, calcolatrice alla mano, 974.712,28 euro in più rispetto a quanto pagato l'anno precedente alla Latina Ambiente. Inesattezze allarmanti, mancanza di trasparenza, strani passaggi dai possibili risvolti di carattere penale: tutto questo e tanto altro nella gestione del servizio di igiene urbana e in un contratto dai troppi lati oscuri. Il dato di fatto è che Abc è sempre stata totalmente fuori controllo da parte dell'amministrazione comunale.

Non si tratta solo di un'opinione dell'opposizione (oggi lo è anche del Consiglio di Stato), ma di dati inconfutabili emersi altresì mesi fa anche dalla relazione, dall‘ex dirigente comunale all'Ambiente, dottor Sergio Cappucci, dove si evidenziavano molteplici criticità del servizio svolto da Abc e che facevano ipotizzare reati pesanti dal punto di vista giuridico, amministrativo, se non anche in sede penale. Una vicenda, quella di ABC, nata in maniera molto anomala e che portò inoltre lo stesso Senatore Gasparri a presentare un'interrogazione parlamentare nel chiedere se fu legittimo, che il Comune di Latina, proprietario al 51% delle quote dalla fallita Latina Ambiente, potesse acquisire tramite l'Azienda Speciale ABC un ramo della stessa azienda fallita, sborsando altre somme e che potevano configurarsi in un ulteriore danno erariale, aggiunto a quello già realizzatosi con la dichiarazione di fallimento di Latina Ambiente. Oggi, alla luce anche della sentenza del Consiglio di Stato, come uscirne fuori? Riconosciuta la legittimità e l'interesse ad agire della parte ricorrente, la De Vizia può chiedere un risarcimento del danno (molto, molto ingente) perché la gara d'appalto è stata annullata, oppure impugnare il provvedimento in Consiglio comunale con cui è stata costituita ABC, avendo il Sindaco Coletta, oggi, uno scenario politico amministrativo totalmente differente da quello che fu in principio, e con tempi di risoluzione lunghissimi e pericolosi per la città. Chiedendo le immediate dimissioni dell'Assessore al ramo Lessio e di tutto il cda di ABC, alla luce delle molteplici illegittimità riscontrate, in cui non si esclude anche il danno erariale. Fratelli d'Italia sta valutando di intraprendere tutte le azione ritenute necessarie per la tutela della cittadinanza, dei lavoratori e dello stesso Comune e per il senso di responsabilità che ci contraddistingue, siamo a disposizione del sindaco Coletta, pronti a consigliarlo in quelle azioni da intraprendere per tutelare i nostri cittadini e tutta l'amministrazione. Disponibilità che abbiamo già dimostrato in più occasioni, ed è per questo invitiamo lo stesso Sindaco a mettere da parte l'arroganza: lo faccia per non far pagare le incapacità amministrative di LBC ai nostri figli".