«Quando si vincono sentenze come questa, la vittoria è dei cittadini». Era il 2 luglio 2018 quando il sindaco Coletta commentava così la pronuncia del Tar sfavorevole a De Vizia sull'annullamento della gara dei rifiuti, associandolo ad altri esiti positivi ottenuti sulle gare dei servizi sociali e dei trasporti e definendoli risultati «degni di un'amministrazione che lavora con oculatezza, trasparenza e in funzione del bene comune». Oggi invece quella stessa amministrazione si è trincerata dietro «futuri approfondimenti» e dietro la blindatura dell'operazione Abc all'indomani della pesante sconfitta al Consiglio di Stato che ha rigettato proprio i motivi di censura del Tar, ribaltando completamente la visuale sulla gestione del servizio.
I giudici hanno stabilito che il Comune ha concluso il procedimento di annullamento della gara europea, bandita dal commissario, senza permettere ai concorrenti interessati, tra cui l'appellante società De Vizia, di interloquire in alcun modo: così facendo l'ente ha erroneamente bloccato una procedura senza far partecipare coloro che ne erano parte e ha leso, con potere discrezionale, l'interesse privato. Ce n'è abbastanza per commentare che «quando si perdono sentenze come questa, la sconfitta è dei cittadini», ma nulla di questo è pervenuto da Piazza del Popolo. In commissione i fedelissimi di Lbc trainati dalla volontà di far andare bene ad ogni costo l'esperienza che ha chiuso in soffitta il passato, attendono che gli uffici e l'Avvocatura tirino fuori la bacchetta magica, ma l'ombra del contenzioso e di un futuro debito fuori bilancio è dietro l'angolo.