I più ingenui pensavano che lo strappo non ci sarebbe stato prima del 26 maggio. E invece tra il sindaco Nicola Procaccini e il suo principale alleato, Gianfranco Sciscione, presidente del Consiglio comunale, la luna di miele già avvelenata da mesi, è praticamente finita. Sempre più vicino alla Lega (il suo fedelissimo Domenico Villani ha lasciato la sua lista per andare all'opposizione col Carroccio quasi applaudito, e il figlio Marco è nel direttivo regionale), Sciscione la sera di lunedì ha rotto gli indugi facendo ventilare ai suoi un voto non scontato in aula sul bilancio. Un modo per marcare le distanze ormai insanabili con il sindaco, colpevole a suo dire di non aver mai voluto valorizzare esponenti sciscioniani per le candidature extracomunali. La situazione è degenerata. L'unico assessore espresso dalla lista Sciscione, Barbara Cerilli, peraltro consigliere eletto con circa 300 voti, avrebbe espresso tutte le sue perplessità rispetto alla linea di rottura, facendo notare pure come il progressivo allontanamento di altri esponenti della lista (si guardi a Andrea Bennato, ripescato proprio grazie all'ingresso di Cerilli in giunta e ora con Fratelli d'Italia e Domenico Villani, diretto verso la carriera politica provinciale), ha da un lato svuotato la lista e dall'altro associato sempre di più il gruppo civico alle posizioni leghiste. Di qui, la decisione di Cerilli di sganciarsi per proseguire una propria esperienza civica.

Apriti cielo. Il gruppo Arnia, che rappresenta gli sciscioniani, con una nota ha ringraziato Cerilli «per il lavoro fin qui svolto e per l'apporto dato in questi anni al gruppo» e ha aggiunto che «non avendo più alcun rappresentate della "Lista Sciscione" in giunta, legittimamente il presidente Gianfranco Sciscione, ha chiesto al sindaco di sollevare dall'attuale incarico di assessore al turismo l'avvocato Barbara Cerilli e di sostituirla con la ragioniera Nicoletta Rossi». La risposta del sindaco dovrebbe arrivare entro oggi. Se negativa, il presidente è pronto a votare no al bilancio di previsione. Voto comunque non decisivo ma che certificherebbe la fine dell'alleanza, chiusa a ben vedere già col passaggio in minoranza di Villani con un placet pubblico dell'imprenditore che gli ha assicurato il suo sostegno e il sostegno alla Lega.
Procaccini, che lavora per le elezioni europee, stando ai bene informati, non avrebbe alcuna intenzione di togliere Cerilli dalla giunta, visti i tanti dossier aperti per l'estate, tutto proprio in capo a Cerilli, che guida cultura, sport e turismo.