Hanno demolito, punto dopo punto, il castello imbastito da Lessio e Coletta per mettere in piedi e avviare l'azienda speciale, la scelta su cui Lbc ha scommesso tutto. Di Trento, Antoci e Tassi, i tre consiglieri dissidenti confluiti da poco nel gruppo Misto, ieri hanno messo a processo le scelte di Lbc in un consiglio surreale dove Bellini e compagni hanno replicato più a loro, l'opposizione «interna» che a quella politica e sancita dalle elezioni. Un duello a colpi di invettive e analisi dure dove è affiorato molto nervosismo. Il Pef dei rifiuti è passato a maggioranza con nove voti contrari compresi i tre ex Lbc. «E' stato un pasticcio disastroso - hanno detto Antoci e Tassi - sarebbe stato meglio fare la gara».
IN CONSIGLIO
Bellini ha spiegato che i tre avendo votato in commissione contro il Pef dei rifiuti, e non potevano più considerarsi in maggioranza. «Vorrà dire che starò più vicino al pubblico in aula – ha ribattuto Massimo DI Trento - E più lontano dalla giunta». Il distacco netto dalla maggioranza il gruppo misto l'ha palesata subito. Antoci, prima contestando il metodo della convocazione del Consiglio in seconda convocazione, "poco rispettoso della città" e poi annunciando insieme a Tassi il voto contrario al Pef, l'atto principe dell'azienda su cui Lbc ha scommesso tutto. «Abc si è rivelata un disastroso pasticcio - ha detto Antoci - e oggi si vota come se la sentenza del Consiglio di Stato non ci sia, Abc poteva essere una opportunità, ma è nata male e zoppa, è nata senza un mutuo, senza un piano industriale, senza i soldi, finora l'azienda è stata una Latina Ambiente sotto mentite spoglie. Dopo un anno e tre mesi la città è sporca, i lavoratori si sentono in pericolo, se avessimo fatto un bando oggi staremmo al 50, 70% di differenziata, avremmo una città più pulita e applicheremmo le penali».