Nessun commissariamento per il coordinamento provinciale di Latina. Francesco Zicchieri, coordinatore regionale della Lega, all'indomani dell'annuncio dell'incarico conferito al senatore Umberto Fusco quale referente per le province del Lazio è costretto a spiegare la sua decisione, in quanto è stata interpretata come una sorta di commissariamento per i coordinamenti provinciali. Zicchieri ribadisce in modo particolare la fiducia nei confronti di Matteo Adinolfi, che oltre ad essere coordinatore provinciale della Lega a Latina è anche candidato del partito alle elezioni Europee. 

"Intervengo per ribadire un concetto ovvio ma che purtroppo sta passando in maniera errata riguardo la nomina del senatore Fusco quale referente della Lega per le province del Lazio - afferma l'onorevole Francesco Zicchieri - In primo luogo voglio precisare che non è in atto nessun commissariamento a nessun coordinatore provinciale. I coordinatori provinciali rimangono in carica con pieni poteri e piena fiducia da parte mia. La nomina è stata pensata, vista la grande crescita che il nostro partito sta avendo, visto il mio impegno continuo su Roma e provincia (dove rivesto anche il ruolo di commissario) e visti anche i miei incarichi parlamentari di vice capogruppo alla Camera e segretario della Commissione Difesa, per avere da parte mia un collega che mi aiuti nel lavoro sulle province.

Del resto anche io sono un essere umano e ho bisogno di aiuto per svolgere tutti questi incarichi. Con la nomina del Senatore Fusco ho pensato di creare una figura che mi aiuti nel lavoro quotidiano, tenendo in maniera stretta i contatti con le province in modo da affrontare nella maniera migliore tutte le situazioni politiche che avremo di fronte in queste settimane. Tutto questo per ribadire anche che il nostro Matteo Adinolfi è il coordinatore provinciale di Latina con pieni poteri e piena fiducia da parte mia . Grazie e forza Lega: sono sicuro che con l'impegno di tutti i dirigenti e tutti i militanti, il 26 maggio avremo nelle urne il consenso di gran parte del popolo italiano per difendere a Bruxelles gli interessi e le ragioni del nostro Paese".