«Le politiche agricole per una provincia come quella di Latina sono fondamentali soprattutto perché c'è una Regione che i fondi europei li sa usare e non li spreca. Anche per questo l'Europa è fondamentale e influisce direttamente su questo territorio. Non a caso, quelli che saranno in piazza a Milano con Salvini, gli amici del nostro governo, quei fondi li vogliono ridurre». E' una parte del discorso tenuto ieri mattina da Roberto Gualtieri, Eurodeputato del Partito democratico e candidato alle prossime elezioni europee nel collegio Italia centrale. Gualtieri ha partecipato ad una iniziativa a Latina con il consigliere regionale del Pd Salvatore La Penna, il segretario comunale Alessandro Cozzolino, la consigliera comunale Nicoletta Zuliani e gli ex consiglieri comunali Mauro Visari e Omar Sarubbo.
Gualtieri ha ricordato l'importanza di queste elezioni europee, troppo spesso invece sottovalutate anche dall'elettorato stesso: «Noi – ha detto - in Europa ci dobbiamo stare di più, non di meno. E molti tra quelli che l'Europa la criticano spesso poi ai tavoli che decidono non ci sono. Proprio per questo, negli ultimi tempi, le decisioni sono state prese con la sedia dell'Italia vuota». Un chiaro riferimento a Matteo Salvini ed ai sovranisti. Tra l'altro, Gualtieri, può permettersi in questo senso di essere particolarmente pungente essendo lui tra gli stakanovisti di Bruxelles. Inevitabile un riferimento alla manifestazione di piazza di ieri a Milano da parte sei sovranisti. «Abbiamo di fronte forze nazionaliste che si riuniscono a Milano e sono un concentrato del peggio della destra europea. Nemici di tutte le cose che abbiamo costruito faticosamente in decenni. Ma soprattutto sono nemici dell'Italia perché non vogliono dare fondi ai Paesi dell'Europa meridionale e non vogliono che la BCE acquisti i nostri Titoli di Stato. In sostanza non sono altro che sovranisti per conto terzi, più precisamente per conto di chi non vuole che l'Europa abbia un ruolo politico forte e autorevole sulla scena politica internazionale. Il 26 maggio – ha concluso Gualtieri - sceglieremo i nostri rappresentanti in Europa, quelli che parteciperanno a delle scelte fondamentali per tutti e che saranno protagonisti delle politiche che ci permetteranno di andare avanti. Politiche comuni generano beni comuni, basta pensare alla ricerca e ai fondi dati con Europa 2020, che hanno poi generato fondamentali scoperte e risultati che hanno occupato le prime pagine di tutti i quotidiani nel mondo».