Tutti i nodi vengono al pettine, e quello relativo ai rapporti intercorsi tra Latina Ambiente spa e l'amministrazione Coletta sono nodi dolorosi da riprendere in mano sia sul versante squisitamente politico, che su quello strettamente economico e finanziario. Con sentenza depositata martedì 4 giugno il Tribunale Civile di Latina, nella persona del giudice Concetta Serino, ha condannato il Comune di Latina al pagamento di 2 milioni 78mila euro oltre interessi in favore della curatela di Latina Ambiente spa, a fronte di una serie di fatture emesse per attività a suo tempo svolte in favore del Comune stesso, attività previste da regolari precedenti contratti.
Un fatto che potrebbe rientrare nella rosa degli incidenti ordinari di gestione in cui una pubblica amministrazione può incorrere, non fosse che la spa Latina Ambiente, per il 51% dello stesso Comune di Latina, è fallita nel 2017 a causa dell'ostinato mancato riconoscimento, da parte dell'ente di piazza del Popolo, del credito che la spa vantava nei suoi confronti, credito calcolato dai dirigenti e dal segretario comunale di allora in circa 13 milioni di euro.
Sarebbe bastato che l'amministrazione Coletta, a suo tempo, avesse riconosciuto l'esistenza anche di una parte soltanto di quel credito, anziché sbandierare ai quattro venti che si trattava di una pretesa ingiustificata.