Non poteva prenderla bene, la Lega, la Settimana del Rifugiato, inaugurata dal sindaco Damiano Coletta e dalla maggioranza di Lbc. Una reazione telefonata, quella del partito di Matteo Salvini, che però trova una sua spiegazione con il consigliere comunale Massimiliano Carnevale.
Il leghista, analizza (e contesta) la scelta della componente civica, spiegando di aver dovuto prendere atto «con rammarico» dell'«ennesima riprova che l'attenzione del sindaco Coletta e dei suoi assessori sia rivolta più ad accreditarsi negli ambienti della sinistra nazionale intenstandosi la medaglia dell'accoglienza a tutti i costi, piuttosto che ad occuparsi dei bisogni della nostra città e della nostra comunità».
L'accusa di Carnevale è chiara: Coletta penserebbe più agli immigrati che ai cittadini per guadagnare voti, e con queste iniziative non fa che aumentare il fenomeno dell'intolleranza. Una tesi che Carnevale articola citando alcuni esempi, come il carnevale che per ben due anni è stato «negato ai bambini, per fare posto al rap tribale sotto la torre comunale». Poi c'è il caso del «sipario calato sul Primo Maggio» e il teatro chiuso. Tutto questo «mentre il sindaco Coletta e la sua amministrazione, in collaborazione con alcune associazioni e cooperative, si preoccupano di organizzare non la giornata del rifugiato ma bensì un'intera settimana».
Prosegue Carnevale: «A quale scopo viene mobilitata l'intera struttura comunale tra conferenze stampa, destinazione di spazi pubblici, ordinanze e così via, per organizzare questa iniziativa quando l'amministrazione è al collasso e non riesce nemmeno a garantire, non il decoro, ma la decenza in molte delle nostre aree urbane?».
Secondo il consigliere della Lega, «questo modo di agire può essere ricondotto alla grande ipocrisia che alimenta questa giunta e questo sindaco, sempre più lontani da Latina e dai suoi cittadini: sarebbe molto più opportuno intervenire in tutte quelle aree che subiscono maggiormente il peso di una convivenza difficile con i migranti e i rifugiati, perché in assenza di interventi di riqualificazione, con piazze parchi e giardini completamente sottratti alle comunità locali e occupati esclusivamente da migranti per lo più irregolari che ne impediscono l'uso a bambini e anziani, non si fa altro che alimentare il fenomeno dell'intolleranza. Noi della Lega - conclude Carnevale - non vogliamo alimentare alcuna forma di razzismo, ma sollecitiamo i nostri amministratori ad usare il buonsenso e ad occuparsi in primo luogo della propria città piuttosto che cercare di accreditarsi a sinistra con Zingaretti e la Boldrini. Latina merita attenzione e non può essere utilizzata da Coletta e dai suoi assessori per cercare un posto al sole nella politica nazionale nello schieramento della sinistra terzomondista».