Anche la Lega rispedisce al mittente le accuse del Partito democratico di Latina su presunti contatti tra il Carroccio e i clan criminali, che sarebbe la ragione per cui i Del non sosterranno la mozione di sfiducia del centrodestra al sindaco di Latina Damiano Coletta. Il coordinatore provinciale della Lega Matteo Adinolfi e la coordinatrice comunale Federica Censi respingono le accuse  passano al contrattacco. 

"Un Pd a Latina sempre più allo sbando e alle prese con le mille correnti al suo interno prova a trarsi d'impaccio gettando fango addosso alla Lega, nel tentativo di far passare in sordina, davanti all'opinione pubblica della città, che un suo esponente di primo piano sta per essere cooptato all'interno della giunta del sindaco Coletta ovvero nel suo staff con un ruolo di primissimo piano. Un modo di fare accordi e trovare intese alle spalle dei cittadini che, anche e sopratutto alle ultime elezioni dello scorso 26 maggio, è stato punito dagli elettori che hanno accordato al nostro partito circa il 42% dei consensi a Latina.

Un vero e proprio avviso di sfratto a questi amministratori, ma anche un monito ai loro fiancheggiatori occulti: quella parte del Pd, se non tutto il Partito Democratico di Nicola Zingaretti, che continua a flirtare con Lbc nel tentativo di rafforzare una maggioranza traballante e di non essere spazzati via senza appello alle prossime elezioni comunali.

Un tentativo disperato, così come appare disperato chi, per giustificare le proprie manovre politiche e i propri giochi di potere portati avanti sulle testa della comunità cittadina di Latina, tenta di evocare ipotetici legami pericolosi.
Quanto di più lontano dalla realtà, così come lontano dal nostro modo di fare politica è l'odio per gli avversari politici e il razzismo. La Lega non semina né cinismo né disvalori, al contrario propone il buonsenso per tutelare quelle fasce del nostra popolazione che per le dissennate scelte operate dai burocrati del Pd oggi soffrono la mancanza di lavoro e di prospettive in un paese che deve riconquistare il suo ruolo di democrazia guida anche in Europa.

La Lega è il partito del popolo, delle periferie, dei borghi della nostra città: quei luoghi e quelle piazze che il Pd ha abbandonato scegliendo i salotti dorati e le lobby finanziarie. Moscardelli, Forte, Zuliani e Cozzolino si sono rinchiusi nei palazzi della politica, noi invece ogni giorno siamo in mezzo alla gente e con la gente: ecco perché il popolo di Latina ha scelto la Lega nonostante il fango del Pd e dei benpensanti di sinistra".