Il silenzio dietro il quale ha deciso di trincerarsi l'amministrazione comunale di Sezze sulla vicenda relativa a quanto si presume sia accaduto all'interno del cimitero comunale di via Bassiano ha lasciato perplessa l'opposizione consiliare, che in occasione della scorsa riunione ha chiesto e ottenuto che venga istituita una commissione consiliare ad hoc utile proprio a comprendere a fondo, laddove possibile, e a prendere le scelte migliori rispetto agli sviluppi dell'indagine partita dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e che ha portato alla perquisizione della casa del custode della struttura, indagato per induzione alla prostituzione minorile e sfruttamento alla prostituzione, per poi estendersi anche alle procedure di assegnazione delle concessioni cimiteriali.

La richiesta è stata avanzata formalmente dal gruppo consiliare de Il Biancoleone, sottoscritta dagli esponenti dello stesso (Giovanni Moraldo, Paride Martella e Serafino Di Palma), che hanno espressamente chiesto l'istituzione della commissione speciale. A sostegno dei tre esponenti delle opposizioni anche il gruppo di SezzeBeneComune (Rita Palombi ed Eleonora Contento) che, a dire il vero, avevano anche chiesto preventivamente una posizione ufficiale dell'ente sulla vicenda. La stessa posizione era arrivata una settimana dopo la perquisizione, ma evidentemente le minoranze vogliono approfondire la questione, nel massimo rispetto dei ruoli e del lavoro della magistratura, ma nell'interesse generale della città attraverso atti trasparenti.

Il delicato tema e la messa in atto della proposta hanno costretto la massima assise cittadina a un lungo stop dei lavori e a una riunione che si è svolta nella stanza adiacente, inizialmente preventivata in dieci minuti, poi arrivata a oltre mezz'ora. Al termine della riunione e al rientro in aula è stato sottoscritto e votato il documento congiunto, che in pratica sancisce l'istituzione della commissione, che sarà composta da un membro per ogni gruppo consiliare. Sebbene la lista Sezze Futura abbia deciso di accogliere favorevolmente questa iniziativa, il consigliere Mauro Calvano ha comunque sollevato dubbi sulla legittimità della stessa, sottolineando come lo Statuto comunale e il Regolamento del Consiglio non la prevedano e ipotizzando che ci potrebbero essere problemi circa la regolarità della procedura, arrivando anche a ipotizzare che la disponibilità sua e del suo gruppo di modificare i documenti che regolano consiglio e commissioni consiliari.