Il Pd deve capire da che parte stare, una volta per tutte. E deve farlo in coerenza con la sua storia e con la necessità di tagliare fuori le destre dalla città in via definitiva. Il presidente provinciale del Pd Mauro Visari interviene a gamba tesa nel dibattito interno al Pd, contestuale al dialogo ripreso a fiamma viva con la maggioranza che guida il Comune. A pochi giorni dal no categorico del segretario provinciale Claudio Moscardelli a qualsiasi sponda che veda Pd e Lbc insieme, la versione di Visari è del tutta diversa, opposta. Moscardelli aveva ribadito che: «Non esiste alcuna possibilità di un percorso comune. Il Pd farà un'alleanza con altre forze civiche per dare una alternativa vera e credibile al Governo cittadino». Ma Visari parla un'altra lingua e non teme smentite. Per lui l'alleanza con Lbc è l'unica strada e chiede anche gran senso di responsabilità nel non ridurre tutto a giochi di poltrone. "La Latina politica sta vivendo una stagione di grande fermento grazie ai numerosi cambiamenti politici di questi anni à- dice - il Pd deve interrogarsi sul proprio ruolo, se vuole stare a guardare sulla sponda del fiume o se intende essere attore di un futuro diverso. Dobbiamo decidere se essere parte di un cambiamento che volente o nolente si è affermato oppure restare livorosi e chiusi. Da queste semplici domande deve muovere il dibattito dei democratici intorno alle importanti aperture del Sindaco Coletta dei giorni scorsi. Tuttavia, la cosa più sbagliata che possiamo fare è perderci in un dibattito vuoto sugli incarichi, roba da gossip estivo». In queste ore sono insistenti le ipotesi che vedono Zuliani come possibile entrata in giunta. «Se il Pd dovesse decidere, come auspico – dice Visari - di aprirsi al dialogo con Lbc, dovrebbe farlo sulla base di un programma preciso e puntuale. Non possiamo accettare il circo dei nomi e degli incarichi, dobbiamo partire da Latina e dai suoi bisogni. Il Pd deve svolgere un ruolo di stimolo, mettere a disposizione la propria filiera di governo, l'esperienza maturata di una classe dirigente ampia da spendere su questioni centrali per latina. Penso ad esempio a temi generali come lo sviluppo (imprese, agricoltura, commercio, ecc)- sono molte le proposte che i democratici hanno fatto per snellire la burocrazia e incentivare l'economia; oppure ai temi dell'urbanistica legati alla rigenerazione urbana. Ma ci sono questioni specifiche come l'assurda gestione del cimitero e dell'intermodale. Su tutti il tema più importante è certamente quello del decoro urbano». Il presidente provinciale del partito si dice «ben consapevoli delle enormi difficoltà che qualsiasi città avverte nell'affrontare il grande tema della pulizia, dello sfalcio, sappiamo pure che molto è stato fatto, ma siamo consapevoli che servono altri sforzi per rendere i latinensi orgogliosi di vivere qui». «Insomma – conclude - l'appello lanciato dal sindaco Coletta al Pd e forze civiche non deve restare inascoltato, è nostro dovere stare con il civismo, con le cose che nascono dal basso, ed impedire ai riciclati che hanno trovato spazio nella Lega di spacciarsi per nuovi»