Proseguono, ad Ardea, i lavori della commissione speciale sui Consorzi. Giovedì, infatti, è andata in scena la seconda riunione del gruppo, cui hanno preso parte - oltre al presidente Giovannella Riccobono - anche i consiglieri-commissari Maurice Montesi, Raffaella Neocliti, Alessandro Mari ed Edelvais Ludovici, il dirigente dell'area tecnica Emanuele Calcagni e l'assessore all'Urbanistica Pamela Pezzotti. Ad aprire i lavori, durati tre ore, è stato proprio l'assessore, che ha riassunto la situazione urbanistica della città, descrivendo le lottizzazioni dei terreni - iniziate nel 1956 - dove sorgono i Consorzi, ma anche la mancata classificazione delle strade.

Non sono mancati i commenti da parte di Monica Fasoli, del movimento civico "Liberiamo Ardea" e di Luca Vita, di "Ardea Domani".

«Se pensiamo che il primo Consorzio fu costituito nel 1956 e che a oggi, quasi 70 anni dopo, ancora non si hanno risposte chiare riguardo la loro natura, potremmo essere portati a concludere - spiega Fasoli - che volutamente non sia mai stata data la giusta attenzione al problema. Dal momento che ad Ardea ci sono 13 Consorzi, in cui abita il 20% della popolazione, questo argomento merita un profondo studio per ottenere delle risposte certe».

«C'è, da parte nostra, disponibilità a supportare l'amministrazione nel lavoro di raccolta e analisi della documentazione prodotta nel corso degli anni, anche con l'aiuto dei cittadini e delle associazioni più sensibili - aggiunge Vita -. L'obiettivo è quello di fare luce sugli atti costitutivi, indagare sulla loro natura volontaria od obbligatoria dei Consorzi. Altro passaggio fondamentale è il dovere di controllo cui il Comune dovrebbe attenersi».