Nessun accordo in Consiglio regionale col Movimento 5 Stelle e due assessori (forse) tecnici al posto dei due posti rimasti vacanti dopo l'ingresso nel Governo di Gianpaolo Manzella e Lorenza Bonaccorsi. Sono alcuni dei temi affrontati ieri dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti durante una riunione coi 26 consiglieri della sua maggioranza. L'approdo di Enrico Cavallari, ex Lega, ad Italia Viva ha di fatto certificato che Zingaretti può contare su una maggioranza certa, seppur risicata con appena un voto di scarto sulle opposizioni. Ma il Governatore, incontrando la sua maggioranza, ha voluto rilanciare l'azione dell'amministrazione regionale e ha invitato tutti a lavorare sui territori di provenienza per allargare l'eco delle scelte effettuate dalla Regione Lazio. L'approdo alla formazione di una maggioranza politica rappresenta per il governatore anche un giro di boa che porta con sé due conseguenze: la necessità (a differenza di un anno e mezzo fa) di guardare a un orizzonte non più di breve termine ma di fine legislatura e la presa d'atto che con i 5 Stelle non è possibile arrivare a un accordo politico per il loro ingresso in Giunta. Ora bisogna comprendere se i due ruoli assessorili che erano stati promessi ai 5 Stelle finiranno a tecnici oppure saranno scelte politiche, visto che la maggioranza è ora una coalizione politica. La riunione di ieri si è chiusa solo sfiorando questi argomenti. L'impressione è che nelle prossime ore le novità annunciate da Zingaretti daranno vita a diversi movimenti. Del resto ora l'orizzonte temporale della legislatura si è allungato e quindi quelle due posizioni in giunta fanno gola a molti.
Politica
Vertice di maggioranza in Regione, Zingaretti è più solido. Stop a M5S
Latina - L'adesione dell'ex Lega Cavallari ad Italia Viva di Renzi blinda la legislatura di Zingaretti. Che chiude anche all'accordo con M5S alla Pisana