Mentre Pd e Lbc sono impegnate a stringere un accordo politico ci sono interi settori dell'amministrazione che languono da tempo. L'urbanistica è sicuramente quello più problematico e con l'eredità più difficile da gestire, ma anche quello dove non si sono viste prospettive, visioni di città e nemmeno atti concreti. Un ufficio di piano istituito e mai entrato in funzione, i Ppe ancora lettera morta dopo l'annullamento in epoca Barbato, le iniziative dei privati che "ballano da sole" spinte per inerzia dagli uffici. E un assessore silente e poco efficace, Franco Castaldo, che Lbc sarebbe pronta a sostituire, per dare le sue deleghe a un altro assessore (probabilmente Ranieri) e far posto al Pd. Ha provato a svegliare questa urbanistica nel dimenticatoio il consigliere Matteo Coluzzi, ma senza successo. «Dopo tante sollecitazioni e dopo la mozione del sottoscritto che ha portato finalmente il tema della Rigenerazione Urbana in Consiglio comunale sembrava che un senso di dovere nei confronti della città si fosse mosso all'interno di Latina Bene Comune – spiega il consigliere di opposizione - un'illusione, se non un'utopia, considerando lo stallo più totale che vige ancora ad oggi. Castaldo si impegnò a portare in Consiglio Comunale la delibera inerente la perimetrazione degli ambiti di intervento interessati dalla Legge Regionale n.7 entro il mese di Ottobre. Giunti quasi alla metà di Novembre nessuna notizia della delibera. Nessuna delibera dell'Ufficio di Piano e nessun indirizzo politico rispetto all'urbanistica in generale. Nel frattempo viene messo in discussione l'assessorato al Governo del Territorio dal suo stesso "movimento", o meglio ciò che ne rimane. Perché quella che doveva essere una lista civica ha dimostrato di essere un insieme di appartenenze a diversi partiti, che evidentemente non riescono a dialogare tra essi lasciando la città in balia delle numerose criticità esistenti». Per Coluzzi «mettere in discussione un proprio Assessore, sostituendolo con qualcuno dei nuovi "alleati per convenienza" del PD, vuol dire ammettere il fallimento del proprio operato. LBC sull'urbanistica (ma non solo) sta alzando bandiera bianca, con la speranza che l'accordo tra le "sinistre unite" possa rappresentare un punto di svolta. Peccato che il tempo passa e la Città resta immobile, nel disinteresse totale di chi diceva di operare per il bene comune». Come "Generazione per Latina" Coluzzi annuncia che continuerà a sollecitare la maggioranza ad una presa di responsabilità che ad oggi continuano ad essere dribblate. «Allo stesso modo, continueremo ad evidenziare l'assurdità di questa "fusione a freddo" figlia di una chiara attinenza ideologica che è stata celata in campagna elettorale ma che è ormai palese agli occhi dei cittadini. Il gioco delle poltrone tra LBC e Partito Democratico è ben distante dai principi del "nuovo libro" tanto caro a Coletta e "compagni", un gioco che vede affondare la città non solo sotto il punto di vista urbanistico ma in ogni ambito a discapito della nostra gente».